[Gruppo traduzione] Gruppo di traduzione

Milo Casagrande milo a ubuntu.com
Dom 8 Dic 2013 13:09:47 UTC


2013/12/8 Claudio Arseni <claudio.arseni a ubuntu.com>:
> Per quanto detto prima, magari, il modo migliore per aiutare i nuovi
> arrivati e in generale tutto il gruppo sarebbe proprio quello di dedicare il
> tempo disponibile a revisionare le traduzioni (e ce ne sarebbero di
> revisioni da fare...) piuttosto che a tradurre pacchetti, perché la
> revisione è importante tanto quanto tradurre, anche se fa guadagnare meno
> "karma" su Launchpad :-)

Concordo con Claudio su questo punto: un buon modo per procedere
potrebbe essere fare "mentoring". Quando si presenta qualcuno di
nuovo, una persona del gruppo potrebbe seguirlo/seguirla e controllare
le traduzioni strada facendo.

Il problema è che siamo in pochi e i pochi che ci sono giustamente
hanno anche altro da fare.

Un altro metodo, a cui ho pensato per un po', è di cambiare
completamente il modo di lavorare del gruppo: fare un po' più come
upstream. Le traduzioni vengono fatte offline, le revisioni vengono
fatte in mailing list, chi fa parte del gruppo può caricare le
traduzioni (un po' come avere accesso in scrittura sui repository).
Per le "emergenze" si può sempre usare l'interfaccia grafica
direttamente. Non è facile nemmeno questo: c'è un po' di lavoro per
scaricare i file, e fare in modo che chi traduce poi li mandi
correttamente a chi deve caricarli.

Ti ringrazio Gianfranco per aver sollevato questa questione, è un po'
critica dal mio punto di vista.

-- 
Milo Casagrande <milo a ubuntu.com>



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