[Gruppo traduzione] Richieste per Launchpad?

Milo Casagrande milo a ubuntu.com
Sab 19 Set 2009 16:41:37 BST


Ciao,

Il 19 settembre 2009 16.47, Valter Mura <valtermura a gmail.com> ha scritto:
>
> Ciao Milo, avevo già scritto un messaggio inerente all'argomento tempo fa.

sì, mi ricordo, era per un UDS. Se non erro avevo anche riportato per
gli stessi problemi dei commenti di fattibilità o cosa.

> - divisione razionale per "Environment": Ubuntu, Kubuntu, Xubuntu, Edubuntu,
> ecc., per quei pacchetti "esclusivi" di ogni ambiente; logico che se i
> pacchetti sono condivisi non vanno separati :-)
>
> - divisione, all'interno di quella sopra, di pacchetti derivanti da upstream,
> KDE/Gnome/Xfce/ecc., da quelli propri del gruppo documentazione/progetto di
> Ubuntu

Di questo ne è stato discusso negli ultimi due UDS, l'intenzione c'è,
ma come avevo già detto ci deve essere un cambiamento "strutturale" a
livello proprio dei pacchetti. La cosa è fattibile, avvenuto quel
cambiamento, anche se restano sempre dei problemi legati a eventuali
pacchetti inter-desktop o non appartenenti ad alcun "progetto" vero e
proprio (e purtroppo ce ne sono). Non ho idea di come sia lo sviluppo
di questo, ma per lo meno l'intenzione già c'era.

> - notifica "via email" degli aggiornamenti dei pacchetti almeno ai traduttori
> che hanno collaborato alla traduzione

Anche di questo ho e abbiamo discusso spesso con gli sviluppatori. Qui
il problema è l'approccio alla "notifica": push o pull. Il push
(email), a meno che non abbiano cambiato idea dall'ultimo UDS, non
sembravano molto convinti di utilizzarlo; il pull (RSS), sembravano
più favorevoli, ma resta il problema di quali informazioni mettere nel
feed (cosa non banale), quante informazioni e a che livello. Inoltre
credo che debbano anche scendere a compromessi con i sysadmin per via
di potenza/carico/ecc... sui server.

> - possibilità di inserimento, come suggerimenti di traduzione, delle stringhe
> cosiddette "fuzzy". Al momento noto in Launchpad solo suggerimenti "esatti" di
> altri pacchetti, ma sarebbero utilissimi anche i suggerimenti con percentuali
> inferiori di traduzione del 100%: in questo modo il traduttore può sfruttare
> la traduzione apportando modifiche minime e velocizzzando il processo. Come
> avviene con software CAT offline, tipo OmegaT, PoEdit, Lokalize, ecc., ecc.

Danilo ha tolto letteralmente il concetto di fuzzy da Launchpad
(giustamente anche) e non credo verrà reintrodotto. L'uso di fuzzy da
parte di altri software è "di convenienza". Per definizione una
stringa fuzzy è una stringa in cui il msgid (in linguaggio po, visto
che Launchpad è un editor di file po) è cambiato di poco e viene
quindi associata una stringa simile (è convinzione di molti che
l'algoritmo dietro questa associazione sia anche abbastanza stupido,
ma per fortuna veloce). I software offline hanno sicuramente altri
strumenti e anche maggior potenza di calcolo per applicare algoritmi
di pattern-matching diversi, riuscendo quindi a dare varie percentuali
alle traduzioni "simili". Oltre a questo, ci sono anche dei vincoli
per quanto riguarda l'interfaccia grafica di rappresentazione delle
informazioni. Questo è il classico esempio che mi piace far vedere per
indicare un disastro:

https://translations.launchpad.net/ubuntu/karmic/+source/launchpad-integration/+pots/launchpad-integration/it/1/+translate

Si sta presto ad avere una cosa del genere e a far diventare
incomprensibile tutto quanto.

> - possibilità di avere "sotto-responsabili" di gruppi di pacchetti: è vero che
> i coordinatori fanno un sacco di lavoro, ma è anche vero che non possono
> seguire tutto loro; ad es., già la suddivisione di Ubuntu in varie
> distribuzioni comporta difficoltà di controllo, revisione, ecc... il numero dei
> pacchetti è enorme. In altri termini, io sono il responsabile e attribuisco
> diritti di traduzione, coordino, ecc., ma il sottoresponsabile accetta le
> modifiche ai file pacchetto: non si rischia così che il buon lavoro di un
> traduttore non venga modificato da chicchessia (senza togliere alcun merito
> agli altri, ma spesso si notano suggerimenti di traduzione fatti coi piedi, e
> probabilmente anche io ne ho fatto...)

Questo è in parte quello che avevo discusso all'ultimo UDS ed è una
delle cose che riporterò nuovamente. L'idea per lo meno era simile, ma
più semplice, anche perché Launchpad non è in grado di gestire una
suddivisione dei gruppi del tipo che indichi tu. L'idea è quella di
assegnare le traduzioni su Launchpad a uno o più traduttori in modo
che siano sono loro ad averla in carico e nessun altro (a parte gli
admin) possano fare modifiche. Una sorta di politica "closed" delle
traduzioni, ma per traduzione: le traduzioni non affidate possono
ancora ricevere suggerimenti. In questo modo preservi, affidando a
qualcuno, le traduzioni upstream (così le persone evitano anche di
fare lavoro per niente lasciando suggerimenti che non verranno mai
presi in considerazione) e non serve nemmeno più avere una tabellona
per tenere traccia di chi sta traducendo cosa, lo farebbe Launchpad.

Se ti viene in mente altro, scrivi!

Ciao (e grazie per lo spunto di discussione).

-- 
Milo Casagrande <milo a ubuntu.com>



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