[Gruppo traduzione] Piano per la versione 10.04 (ovvero: La conquista del mondo!)

[Milo Casagrande]

Il 28 novembre 2009 16.52, Sergio Zanchetta <primes2h a ubuntu.com> ha scritto:
>
> Io ritengo di sì e rilancio.
> Perché non creare un elenco di priorità di traduzione (sia per le
> descrizioni dei pacchetti che per le loro traduzioni) prendendo come
> punto di partenza i pacchetti presenti nel live cd e tenendo anche
> conto di altri pacchetti diffusi e/o di alto gradimento?

Sì, in parte è quello che avevo scritto, creare un elenco per queste
traduzioni. La priorità non so quanto sia fattibile se consideriamo i
pacchetti "visibili agli utenti", la maggior parte hanno tutti
priorità alta. L'unica priorità che forse possiamo darci è per il
componente "main" e "restricted" i cui pacchetti o sono nel CD o sono
quelli ufficiali di Ubuntu. Quindi tutti abbastanza interessanti per
gli utenti.

Quello che non mi sta bene è la priorità alle traduzioni dei pacchetti
le cui descrizioni si riferiscono. La maggior parte delle traduzioni
di Ubuntu arrivano da GNOME, dal TP e in parte da Debian, traduzioni
che noi, in linea di massima, non dobbiamo toccare, se non per
personalizzazioni fatte da Ubuntu. Mettere una qualsiasi priorità a
quelle traduzioni può portare a pensare che siano da fare in
Launchpad, cosa che nella maggior parte dei casi non è.

> Per quanto riguarda i pacchetti del live cd qui c'è l'elenco:
> http://cdimage.ubuntu.com/daily-live/20091127/lucid-desktop-i386.manifest
> Probabilmente verrà modificato strada facendo, l'importante è tenerlo d'occhio.

Quello è un buon elenco!

> Per il gradimento pacchetti, direi di prendere come riferimento le
> stelline che comparivano in Aggiungi/Rimuovi, gestore presente in
> Ubuntu fino a Jaunty, e poi sostituito da Ubuntu Software Center (che
> ancora non implementa questa funzionalità).

Basta usare il sito di popcon:

http://popcon.ubuntu.com/

Se qualcuno vuole iniziare nel buttare giù la pagina wiki con l'elenco
delle applicazioni, sarebbe una cosa molto gradita!

-- 
Milo Casagrande <milo a ubuntu.com>