[ubuntu-it] Semi OT - sondaggio: chi usa Libre_O e chi ancora OOo?

ivo.linux ivo.linux a yahoo.it
Mar 19 Lug 2011 15:54:48 UTC


Il 19 luglio 2011 07:43, Kalos Bonasia <kbonasia a gmail.com> ha scritto:
>
>
> Il giorno 18 luglio 2011 23:40, ivo.linux <ivo.linux a yahoo.it> ha scritto:
>>
>> A me sembra invece una grande cosa,  finalmente la pubblica
>> amministrazione si inizia ad adoperare software gratuito e ibero.
>> -) Gratuito: Cosi si risparmiano i soldi delle licenze (che vanno oltre
>> oceano) e si da lavoro a persone competenti che Italiane .
>> -) Libero: cosi,  cosa più importante, si promuove  l'utilizzo di formati
>> aperti.
>>
>> Speriamo che questa flatulenza si propaghi in tutto il paese
>
> io ho lavorato dal 2000 al 2010 per PA che intendevano adottare il sw libero
> come lo definisci tu. La questione è meramente economica.
> non c'è nessuna intenzione di istituire un team interno per le
> modifiche/migliorie al sw ma tanto meno un team che si desse da fare per la
> segnalazione di bachi.
gia il fatto che una PA utilizzi i formati aperti per conservare dati
sensibili mi sembra un grosso accreditamento, il software libero in
questo modo vinene valorizzato. Tu avrai anche lavorato in PA ma non
capisco come puoi non vedere l'aspetto positivo.

> è solo economica e di propaganda, mi dispiace che in italia si continui a
> confondere la libertà di detenere i propri dati in un formato liberamente
> accessibile con la gratuità del programma.

bah non so se in Italia ci sia questa confusione a cui tu alludi, di
sicuro non c'è fra nessuno degli utenti di questa lista. Ad esepio io
ho parlato di sw libero e gratuito due termini distinti e non buttati
li a caso. Io credo che una PA non dovrebbe sperperare i soldi dei
contribuenti compronda licenze propietarie quando esistono programmi
"gratuiti" meglio ancora se open (codice aperto lo sanno ormai anche i
bimbiminkkia) di efficenza paraganobalile. Una questione economica che
ci riguarda da vicino)

> io non trovo ancora oggi e posso parlare per esperienza diretta, nessun
> contributo da parte di persone delle PA dove ho lavorato al codice sorgente
> di openoffice, ad esempio, ma so che i soldi risparmiati sono stati spesi
> per comperare "servizi" di consulenza per l'implementazione del sw libero
> presso aziende che non "restituiscono" a loro volta niente alle comunità
> dalle quali prelevano.


Eventualmente le critiche si potrebbero rivolgere alle societa che
hanno operato le consulenze, ma già il fatto di pagare informatici che
lavorano col software libero mi sembra una cosa positiva o mi sbaglio?
L'alternativa quale sarebbe poi regalre un bel po di euro al bill e i
suoi formati volutamente non interportabili?


> l'ultimo in ordine di strombazzamento è il sig. vendola, dalla radiosa
> Puglia.

Non vorrei far scemare la dicussione su argomenti politici ma siccome
insisti nel citare Vendola, io dco onore a Vendola e alla sua
coraggiosa scelta.


-- 
troppo tardi ho pillato tutto e sono passato al  €soft



Maggiori informazioni sulla lista ubuntu-it