[ubuntu-it] Digest di ubuntu-it, Volume 73, Numero 14

[Felix]

Il 07/11/2010 16:18, Paolo Debortoli ha scritto:
> Ringrazio, concordo totalmente.  Un caso personale..  Quando ho installato Ubuntu ho chiesto un antivirus e nelle mailing lists mi dicevano: in Linux non serve. Pochi giorni dopo ho inserito con Windows Vista una chiavetta usb appena usata in un internet caffe' e subito AVG ha aperto una finestra con l'avviso: ci sono due virus sulla prima traccia (nemmeno nei files - credo che ClamAV controlli solo i files) della chiavetta (subito eliminati).  Sono quasi certo che tali virus non avrebbero potuto manomettere Ubuntu  (a differenza di svista), ma, non fosse stato per l'antivirus della Grisoft (comunque se ne dica), me li sarei comunque tenuti  rischiando anche di diffonderli....
> Se la anche questione non è centrale, il problema sembra comunque esserci.
>
> Paolo Debortoli

Il fatto è che, in genere, quel codice maligno è inoffensivo per Linux.
Come dicevo, l'AV in Linux serve principalmente per non eseguire codice 
maligno e/o installare codece che lo esegua.
Clamav segue questa logica per cui scandaglia (spesso però devi 
obbligarlo tu) solo i files, a meno che non venga settato per fare tutte 
le cose che fa l?AV su Windows.
Avast fa lo stesso (di default)... ma la mia esperienza si ferma qui.
Poi bisognerebbe sapere quali erano i virus segnalati da AGV... sempre 
che AGV non si sia "impressionato" ed abbia restituito un falso positivo 
;-))))

In ogni caso, se non concedi i poteri di amministratore, è quasi 
impossibile eseguire codice maligno su Linux.
Al massimo, ma veramente nel peggiore dei casi ipotizzabili, "impesti" 
la tua "home"... ma il sistema è salvo.
E comunque è la dimostrazione di quanto sia pericoloso "dare confidenza" 
a Windows ;-)))

In ogni caso, se gironzoli per locali "malfamati" e dai confidenza a 
donnine di facili costumi, gira armato di AV che non sbagli... Linux o 
Windows che sia ;-)))

Ciao,
Felice

-- 
Noooooo, Paolo ha ragione... torno a Surrient pur'io