[ubuntu-it] Netiquette

Giusy giusy.ciulini a email.it
Gio 10 Giu 2010 09:40:40 BST


Il giorno Thu, 10 Jun 2010 09:58:06 +0200
"Gaetano Buttice" <gaetano.buttice a gmail.com> ha scritto:

> Seguo questa discussione ormai da giorni, con interesse ma anche un
> po' di stupore.
> Vorrei star zitto per non alimentare ulteriori polemiche ma non ci
> riesco e perdonatemi se dico anche la mia.
> 
> Il concetto di base l'ha già espresso qualcuno (credo Giusy qualche
> giorno fa).
> Stiamo parlando del modo di comunicare in una comunità, in questo caso
> italiana, che si forma attorno ad interessi comuni, in questo caso
> informatici.
> 
> E' chiaro che per far questo c'è bisogno di regole comuni e di un
> linguaggio comune.
> Vorrei vedere una comunità in cui uno parla italiano, l'altro cinese
> ed un terzo in alfabeto morse.
> Magari diventa stimolante per altri motivi, ma si perderebbe
> certamente l'efficiacia che si prefigge la comunità (in questo caso
> il supporto tecnico ad Ubuntu).
> 
> Come fare ?
> L'unico modo per far funzionare le cose è che si facciano delle regole
> (giuste sbagliate che siano) e che qualcuno le faccia rispettare.
> 
> Chi deve fare queste regole ?
> Non è possibile che ognuno si faccia le "sue" regole ma bisogna
> necessariamente passare attraverso un moderatore o un gruppo di
> moderatori, che sono poi anche coloro che devono far rispettare
> queste regole.
> 
> Si possono cambiare le regole ?
> Certo, ma bisogna fare una proposta, discuterne e decidere, restando
> consapevoli che non è detto che la proposta sia accettata da chi oggi
> ha la responsabilità di moderare la comunità.
> 
> Che fare contro chi non le rispetta ?
> Si dovrebbe passare da una cortese richiesta iniziale di adeguarsi ad
> una forzatura via via più pressante fino ad arrivare, se necessario,
> all'imposizione.
> 
> Cosa deve fare chi non gradisce queste regole ?
> Provare a cambiarle, ma, se non ci riesce, valutare se accettarle lo
> stesso oppure andarsene.
> Ricordatevi che nessuno ci obbliga a stare in una comunità, ma quando
> chiediamo di entrarci va da sè che la comunità esiste già con le sue
> regole e noi le conosciamo e rispettiamo.
> 
> Diverso sarebbe con una comunità nuova, che parte da zero, nella
> quale i fondatori si trovano per stabilire delle regole che non ci
> sono ancora; ma non è questo il caso.
> 
> Ok, adesso sono pronto a subire gli improperi che mi pioveranno
> addosso.
> 
> Ciao a tutti
> Gaetano
> 
> 

Ciao Gaetano,
che dirti, se non che mi trovi completamente d'accordo. Non credo che
qualcuno possa rimproverarti per quello che hai scritto.
Ciao
Giusy



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