[ubuntu-it] Ubuntu, Internet e autismo, era: piallato Windows definitivamente

[mauro]

Il giorno gio, 11/02/2010 alle 23.16 +0100, Felix ha scritto:
> Senza Winzoz non ci si interfaccia compiutamente con alcuni siti 
> istituzionali e della Pubblica Amministrazione :-( :-( :-(

..ma, scusa, avete iniziato una battaglia di reclami presso codesti siti
istituzionali e della Pubblica Amministrazione?

Guardate che se non iniziamo singolarmente non si smuove niente.

Ogni volta che io ricevo un allegato in formato proprietario dalla P.A.
gli scrivo ricordandogli gli accordi di legge per il passaggio del
software da proprietario a opensource e libero, gli posto i links ai
siti che ne parlano, gli suggerisco come creare i documenti in formato
odf, ecc..

Non dimentichiamoci anche che abbiamo un grande appoggio qui:

http://softwarelibero.it/

dove ci possiamo rivolgere per esporre i problemi derivanti dal
persistere dei tentativi di far prevalere il software proprietario nella
pubblica amministrazione che si sia impegnata a passare all'opensource.

Mi raccomando, non lo pigliamo in tasca e zitti, ma parliamone,
scambiamoci i dati, i links che danno problemi legati a questo aspetto
della comunicazione. Insieme possiamo riuscire a fare massa critica e a
rompere il silenzio che diventa sempre complice di chi non e' corretto.

Nei prossimi giorni scrivero' a Inps, Ordini dei medici e quant'altro,
in relazione al fatto che l'Inps ha elaborato un programma per la
domanda di invalidita' online e i programmatori pagati sicuramente con i
nostri soldi hanno fatto un troiaio di software che fa schifo,
impraticabile, inutilizzabile, dove addirittura non esiste un motore di
ricerca testuale per cercare il codice idc9 delle malattie che sono
migliaia, e uno sarebbe costretto a girare la ruotellina del mouse
cinquecento volte, leggendo tutte le voci messe addirittura non in
ordine alfabetico: pazzesco e' dire poco. Eppure ci sono in circolazione
programmatori che lavorano pagati dal pubblico e che sono degli
incapaci. Non possiamo restare zitti. Reclamiamo e informiamoci a
vicenda quando troviamo queste cose vergognose.

mauro