[ubuntu-it] Un appello agli amici in Windows

A.Freemason a.freemason a gmail.com
Dom 8 Mar 2009 21:03:00 GMT


Ciao
		Mauro

Quello che dici non fa una piega, ma,  non tutti sono in grado di  
installare un SO su un pc, con questo non voglio intendere che chi  
acquista un pc sia un emerito ignorante, in materia.

E' come andare a comprare una automobile a gasolio e portarsi dietro  
la tanica di olio di palma con il 3% di alcol etilico, perché il  
gasolio costa. lo trovo ridicolo.

Con questo non do ragione hai produttori o chi con fornisce il  
software, ma subentrano questioni di mercato, assistenza, garanzia e  
sicurezza,  se acquisti un prodotto qualunque esso sia, il produttore  
deve garantire il perfetto funzionamento in tutte le sue parti,  
pertanto fornisce un prodotto progettato e realizzato con determinate  
caratteristiche sul SO scelto.

Da qui ecco perché ti installano un SO, qualunque esso sia, se il  
prodotto non rientra in determinati parametri non ottiene la  
certificazione di commercializzazione.(es. in usa FCC)

Se poi l'utente non lo usa o, meglio  installa un SO diverso da quello  
certificato con il prodotto, sappiamo tutti cosa capita, decade la  
garanzia con annessi e connessi, la colpa è del SO installato  
differente da quello installato dalla casa madre.

E' anche vero che ultimamente alcune case produttrici forniscono la  
scelta tra, win o linux ( Francia, Svizzera, Germania, Polonia, ) è  
anche vero che non tutti hanno la possibilità di fare due passi  
oltralpe, è anche vero che da noi, vi sono conflitti di interesse, ci  
siamo capiti e, qui mi fermo......

In definitiva compri quello che sul mercato trovi, se hai esperienza e  
non ti interessa avere assistenza e garanzia, ci monti quello che ti  
pare, basta solo poi non andare a chiedere al fornitore perché il pc  
comprato ieri no si sente o non legge le key dopo aver tolto il SO  
madre e aver installato Linux o OSX mac, il colmo dei colmi é  
interpellare la mac che ti fornisca assistenza e spiegazioni su una  
macchina non loro.

Non prenderla come un no, alle petizioni, sono il primo che aderisco,  
ma le petizioni fatte via web non sono considerate valide per la  
nostra legislazione.

Don't Worry, be happy.

Good Evening


Il giorno 08/mar/09, alle ore 17:00, mauro ha scritto:

> Riporto qui, nella nostra lista di supporto per utenti Ubuntu, un
> messaggio che ho inviato in una mailing list di professionisti miei
> colleghi medici, dedicata alla passione per l'informatica e a tutto
> quanto le gira intorno. L'idea che sta alla base di questo messaggio  
> e'
> quella di cercare di mobilitare i nostri "amici in windows", appunto,
> perche' ci diano una mano, attraverso una iniziativa capillare, a fare
> pressione sulle case produttrici di computers perche' si arrivi alla
> VENDITA DI TUTTI I PC SENZA SISTEMA OPERATIVO PREINSTALLATO, A MENO DI
> UNA ESPRESSA VOLONTA' DELL'ACQUIRENTE SU UNO SPECIFICO S.O. DA LUI
> SCELTO.
>
> Ve la passo, perche' mi sto rendendo conto che nessuna petizione ha
> fatto ancora muovere le acque in questo campo, mentre possiamo forse
> sperare di ottenere molto di piu' da una massa critica che faccia
> pressione diretta sui produttori, altrimenti ci dobbiamo continuare a
> frustrare e a raccogliere le briciole, come quelle piccole piccole
> soddisfazioni di vedere "piccoli pc con sopra linux", che sono solo un
> contentino che a noi non puo' stare bene a mano, visto che siamo
> cittadini che paghiamo le tasse, e vogliamo che i diritti siano uguali
> per tutti.
>
> Ecco il testo del messaggio che vi ho annunciato:
>
> -----------------------------------------------------------------
> Cari amici,
>
> siamo in informatica da anni e ci accomuna questa bella, oltre che
> utile, attivita' mentale.
>
> Abbiamo gioito e sofferto con le bellezze e le sventure che la nostra
> passione ci ha dato, con tutte le versioni di Windows, a partire dal
> mitico 3.1 fino al miticissimo e caro '98, che personalmente mi ha
> accompagnato, credo, piu' di tutte le versioni precedenti e  
> successive,
> nel procurarmi soddisfazioni informatiche: dalla programmazione alla
> musica a Internet.
>
> Ho fatto molta resistenza per passare ad XP, tanto ero affezionato al
> mio '98, poi, dopo pochi mesi che mi ero dovuto decidere ad acquistare
> una licenza di un XP Home per esigenze di rete in ambulatorio (maggio
> 2006), ecco che scopro Ubuntu (settembre 2006), e contemporaneamente
> scopro con meraviglia e incredulita' che con Ubuntu posso fare a  
> meno di
> Windows, almeno nel lavoro e in casa, per le attivita' informatiche  
> piu'
> comuni e piu' utilizzate quotidianamente.
>
> A questo punto salgo sul treno del software libero e inizio la marcia.
>
> Ora, sono qui per lanciare un appello a voi, specie a quelli che
> utilizzano ancora Windows, per il solo fatto che vi sono costretti a
> causa dell'utilizzo di programmi confezionati solo per quel sistema
> operativo.
>
> Vengo al dunque.
>
> In questi giorni sto cercando un portatile 17 pollici senza sistema
> operativo preinstallato.
>
> Bene: non esiste un negozio in Italia dove puoi acquistare un  
> portatile
> a 17 pollici senza sistema operativo. O lo acquisti con Windows  
> sopra o
> ti attacchi.
>
> Ho scritto anche alla Acer, per chiedere se loro avevano per caso la
> disponibilita' di fornire un pc con tali caratteristiche, sensa s.o.  
> ma
> mi hanno risposto cosi':
>
> ------------------------------------------------------------------------
> In merito alla sua richiesta, La informiamo che i nostri prodotti
> vengono commercializzati in configurazione standard e non prevedono
> personalizzazione in fase di assemblaggio in fabbrica, pertantyo non è
> possibile richieder il prodotto privo di Sistema Operativo.
>
> La informiamo che è possibile richiedere il rimborso del Sistema
> Operativo OEM precaricato sul PC.
>
> La procedura di reso del sistema operativo può essere richiesta entro
> 30gg. dalla data d'acquisto.
>
> Il prodotto dovrà essere inviato a sue spese ( completo dei CD se
> inclusi ) per la rimozione del sistema operativo precaricato e  per la
> rimozione della etichetta di licenza COA Microsoft (Certificato di
> autenticità), presso il laboratorio Acer Italy.
>
> La   informiamo   inoltre   che  il valore del rimborso e' dipendente
> dal sistema operativo precaricato sul suo prodotto ed e' pari al costo
> di Acer per la versione OEM  del S.O.,  a cui sono stati  dedotti i
> costi per le attivita' di cui sopra presso il nostro laboratorio.
>
> Per gli applicativi di cui i nostri prodotti sono dotati, la  
> informiamo
> che non è possibile richiedere alcun rimborso, poichè questi ultimi  
> sono
> concessi ad uso gratuito o versioni Trial o demo.
> ---------------------------------------------------------------------
>
> Ora, capite bene che, se io devo acquistare un pc, poi, a mie spese
> inviarlo alla casa madre perche' gli tolga windows, ecc, ecc, insomma,
> non e' possibile che uno si debba sottoporre ad una trafila cosi'
> eccezionale per avere un computer nudo e crudo, dove metterci poi il
> sistema operativo che desidera. Tutto sommato, se loro lo vendono  
> senza
> sistema operativo, e' possibilissimo che il commerciante, al momento
> della vendita, chieda semplicemente al cliente: "Lo vuole con Windows
> sopra, con Linux o senza sistema operativo?". Il tutto si riduce ad  
> una
> scelta operata dall'acquirente, e finisce li'.
>
> Ho analizzato anche un'altra soluzione:
>
> http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows/
>
> ma non me la sento di fare tutti quei casini, non accetto che un
> riconoscimento di un principio di parita' di diritti, di democrazia,
> debba essere la conseguenza di una causa legale intentata da un  
> singolo
> individuo: mi sembra piu' giusto che debba essere un comportamento a  
> cui
> aderire da parte delle ditte produttrici di computers, come regola di
> rispetto delle norme del vivere civile.
>
> Per questo, sono arrivato alla conclusione che dobbiamo, ognuno di  
> noi,
> esprimere direttamente alle case produttrici di computers questo
> sollecito, attraverso una comunicazione diretta e motivata, un  
> semplice
> messaggio personale in cui, come utenti Windows, si faccia notare ai
> produttori che va tenuto di conto ormai il fatto che esiste una  
> notevole
> fascia di utenti a cui non serve acquistare per forza Windows, per il
> solo fatto che ai fini dell'uso del computer a loro basta e avanza un
> sistema operativo libero, ragione per la quale gli stessi produttori  
> non
> possono che prendere atto della necessita' di vendere computers NUDI e
> VUOTI, lasciando al consumatore la libera scelta del VESTITO e del
> CONTENUTO da metterci sopra e dentro.
>
> Ora, chi sente il problema ed e' capace di confezionare un messaggio
> alle varie ditte che conosce (magari anche solo a quelle di cui  
> possiede
> i computers), faccia pure da solo, altrimenti mi permetto di offrire  
> un
> esempio del testo da includere nel messaggio:
>
> ---------------------------------------------------------------------
> Spettabile Ditta...(Acer, Asus, Toshiba, ecc..)
> e per conoscenza a Microsoft Italia (a proposito mi sono  
> meravigliato a
> scoprire che sul sito microsoft italia non esiste un indirizzo e- 
> mail a
> cui scrivere...?! ..ne conoscete uno voi?)
>
> sono Nome e Cognome, sono un vostro cliente, utilizzo un vostro
> computer, su cui ho trovato preinstallato Windows (..versione..).
>
> Sono (non sono) soddisfatto del vostro prodotto, ma vi scrivo per
> mettervi a conoscenza del fatto che ho scoperto che esistono altri
> sistemi operativi capaci di far funzionare i computers, quali Linux e
> altri. Addirittura ho amici e conoscenti che li usano con molta
> soddisfazione e successo, e non hanno piu' necessita' di utilizzare
> Windows.
>
> Pertanto mi chiedo e vi chiedo se non sia il momento opportuno per
> iniziare ad adottare una filosofia di vendita di tutti i computers che
> permetta agli acquirenti di avere qualunque macchina nuda e vuota,  
> senza
> sistema operativo, mettendo in vendita eventualmente Windows come
> opzional per coloro che lo vogliono scegliere, ma permettendo a chi ha
> bisogno soltanto di un sistema operativo libero di non essere  
> obbligato
> a pagare per una licenza di uso di un prodotto che non gli serve e che
> non usera' mai. Converrete che nessuno compra una cosa se non la usa,
> specialmente se la puo' trovare gratuita e libera in circolazione.
>
> Credo che questa filosofia darebbe alla vostra Azienda un punto di
> valore in piu' rispetto ad altre Aziende che rimangano ancorate a
> filosofie di monopolio software, in quanto verreste ad acquistare un
> riconoscimento e un plauso dal pubblico, che sempre riconosce, tra le
> qualita' delle aziende, quella della trasparenza e della adattabilita'
> alle innovazioni vantaggiose per il cliente, mentre la attuale  
> filosofia
> commerciale si esprime come una imposizione, un capestro, una violenza
> sul diritto di scelta individuale.
>
> Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, sono a chiedere alla
> Microsoft che d'ora in poi preveda che l'installazione del proprio
> sistema sia in grado di riconoscere la presenza di altri sistemi
> operativi eventualmente gia' presenti sul computer, e di predisporre
> all'avvio una modalita' per selezionare l'accesso a quello desiderato.
> Attualmente, l'installazione di Windows cancella ogni sistema di  
> accesso
> differenziato al boot, costringendo l'utente a "ricostruirsi" il
> sentiero per riavere l'accesso agli altri sistemi operativi  
> preesistenti
> sul pc.
>
> Cordiali saluti
>
> firma
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Insomma, se ci diamo una mano, possiamo prevedere, a forza di far
> pressioni da piu' parti, di arrivare a vivere finalmente  
> un'informatica
> libera.
>
> Bello, no?
>
> Grazie a tutti!
> ------------------------------------------------------------------------
>
> ..che ne pensate? Forza! riempiamo di messaggi analoghi i vari Acer,
> Asus, Toshiba, e tutti quanti conosciamo come produttori di pc, e
> vediamo se capiscono che e' l'ora di cambiare sistema.
>
> Dobbiamo ottenere questa condizione, a tutti i costi, non possiamo
> sottostare piu' a questa ingiustizia.
>
> Credo, e ribadisco, che non ci resta che la strada della pressione
> collettiva, di tutti gli utenti, specie di quelli di Windows (con atto
> di umana solidarieta' e comprensione), sulle Aziende produttrici,
> affinche' adattino la loro filosofia a quella del riconoscimento dei
> diritti degli utenti, piuttosto che al riconoscimento servile ai
> profitti esclusivi di Microsoft, contro la quale non avrei nessun
> risentimento, visto che sono stato per anni un suo utente  
> gratificato e
> soddisfatto, per quello che mi ha permesso di ottenere con i suoi
> sistemi che ho utilizzato in passato.
>
> Il mio risentimento nasce ovviamente solo dal fatto che Microsoft  
> vuole
> insistere a fare da padrona in un mondo e in un campo dove puo' e  
> deve,
> per logica di diritto sociale, considerarsi ormai alla pari di altre
> offerte e soluzioni altrettanto funzionali agli scopi che gli utenti  
> si
> prefiggono di raggiungere con un computer.
>
> Mi urta il fatto che non abbia l'umilta' di riconoscere di essere una
> delle possibili scelte che il pubblico puo' fare, ma che si imponga  
> con
> violenza alla gente.
>
> Considero molto importante anche segnalare a Microsoft (se si riesce a
> trovare un indirizzo a cui scrivere una e-mail) di adottare la regola,
> ormai adottata da tempo dai sistemi Linux, alla installazione, non  
> mandi
> a scatafascio gli eventuali altri sistemi eventualmente gia' presenti
> sul pc.
>
> mauro
>
>
> -- 
> ubuntu-it mailing list
> ubuntu-it a lists.ubuntu.com
> Opzioni d'iscrizione - https://lists.ubuntu.com/mailman/listinfo/ubuntu-it
> http://wiki.ubuntu-it.org/Listiquette

Best Regards from Italy
   Alessandro Massone
A.Freemason a gmail.com
  Skype: freemason.it







Maggiori informazioni sulla lista ubuntu-it