[ubuntu-it] Un appello agli amici in Windows

Alessandro Programmers apalexdeb91 a gmail.com
Dom 8 Mar 2009 19:25:51 GMT


Ma non è più semplice vendere un PC con linux preinstallato dal rivenditore
piuttosto che un PC vuoto dove l'acquirente deve installare il S.O??

Il giorno 8 marzo 2009 20.23, Piero Taraborrelli
<pftaraborrelli a gmail.com>ha scritto:

> non assolutamente vero che non si vendono notebok o pc senza sisteme
> opretivo , probabilmente non c'è nella sua città,
> poi bisogna vedere quale vantaggio vuole ottenere se economico o altro.
> sono un pò difficili da trovare ma con un pò di buona volontà e pazienza si
> torvano.
>
> 2009/3/8 mauro <maupec a iol.it>
>
> Riporto qui, nella nostra lista di supporto per utenti Ubuntu, un
>> messaggio che ho inviato in una mailing list di professionisti miei
>> colleghi medici, dedicata alla passione per l'informatica e a tutto
>> quanto le gira intorno. L'idea che sta alla base di questo messaggio e'
>> quella di cercare di mobilitare i nostri "amici in windows", appunto,
>> perche' ci diano una mano, attraverso una iniziativa capillare, a fare
>> pressione sulle case produttrici di computers perche' si arrivi alla
>> VENDITA DI TUTTI I PC SENZA SISTEMA OPERATIVO PREINSTALLATO, A MENO DI
>> UNA ESPRESSA VOLONTA' DELL'ACQUIRENTE SU UNO SPECIFICO S.O. DA LUI
>> SCELTO.
>>
>> Ve la passo, perche' mi sto rendendo conto che nessuna petizione ha
>> fatto ancora muovere le acque in questo campo, mentre possiamo forse
>> sperare di ottenere molto di piu' da una massa critica che faccia
>> pressione diretta sui produttori, altrimenti ci dobbiamo continuare a
>> frustrare e a raccogliere le briciole, come quelle piccole piccole
>> soddisfazioni di vedere "piccoli pc con sopra linux", che sono solo un
>> contentino che a noi non puo' stare bene a mano, visto che siamo
>> cittadini che paghiamo le tasse, e vogliamo che i diritti siano uguali
>> per tutti.
>>
>> Ecco il testo del messaggio che vi ho annunciato:
>>
>> -----------------------------------------------------------------
>> Cari amici,
>>
>> siamo in informatica da anni e ci accomuna questa bella, oltre che
>> utile, attivita' mentale.
>>
>> Abbiamo gioito e sofferto con le bellezze e le sventure che la nostra
>> passione ci ha dato, con tutte le versioni di Windows, a partire dal
>> mitico 3.1 fino al miticissimo e caro '98, che personalmente mi ha
>> accompagnato, credo, piu' di tutte le versioni precedenti e successive,
>> nel procurarmi soddisfazioni informatiche: dalla programmazione alla
>> musica a Internet.
>>
>> Ho fatto molta resistenza per passare ad XP, tanto ero affezionato al
>> mio '98, poi, dopo pochi mesi che mi ero dovuto decidere ad acquistare
>> una licenza di un XP Home per esigenze di rete in ambulatorio (maggio
>> 2006), ecco che scopro Ubuntu (settembre 2006), e contemporaneamente
>> scopro con meraviglia e incredulita' che con Ubuntu posso fare a meno di
>> Windows, almeno nel lavoro e in casa, per le attivita' informatiche piu'
>> comuni e piu' utilizzate quotidianamente.
>>
>> A questo punto salgo sul treno del software libero e inizio la marcia.
>>
>> Ora, sono qui per lanciare un appello a voi, specie a quelli che
>> utilizzano ancora Windows, per il solo fatto che vi sono costretti a
>> causa dell'utilizzo di programmi confezionati solo per quel sistema
>> operativo.
>>
>> Vengo al dunque.
>>
>> In questi giorni sto cercando un portatile 17 pollici senza sistema
>> operativo preinstallato.
>>
>> Bene: non esiste un negozio in Italia dove puoi acquistare un portatile
>> a 17 pollici senza sistema operativo. O lo acquisti con Windows sopra o
>> ti attacchi.
>>
>> Ho scritto anche alla Acer, per chiedere se loro avevano per caso la
>> disponibilita' di fornire un pc con tali caratteristiche, sensa s.o. ma
>> mi hanno risposto cosi':
>>
>> ------------------------------------------------------------------------
>> In merito alla sua richiesta, La informiamo che i nostri prodotti
>> vengono commercializzati in configurazione standard e non prevedono
>> personalizzazione in fase di assemblaggio in fabbrica, pertantyo non è
>> possibile richieder il prodotto privo di Sistema Operativo.
>>
>> La informiamo che è possibile richiedere il rimborso del Sistema
>> Operativo OEM precaricato sul PC.
>>
>> La procedura di reso del sistema operativo può essere richiesta entro
>> 30gg. dalla data d'acquisto.
>>
>> Il prodotto dovrà essere inviato a sue spese ( completo dei CD se
>> inclusi ) per la rimozione del sistema operativo precaricato e  per la
>> rimozione della etichetta di licenza COA Microsoft (Certificato di
>> autenticità), presso il laboratorio Acer Italy.
>>
>> La   informiamo   inoltre   che  il valore del rimborso e' dipendente
>> dal sistema operativo precaricato sul suo prodotto ed e' pari al costo
>> di Acer per la versione OEM  del S.O.,  a cui sono stati  dedotti i
>> costi per le attivita' di cui sopra presso il nostro laboratorio.
>>
>> Per gli applicativi di cui i nostri prodotti sono dotati, la informiamo
>> che non è possibile richiedere alcun rimborso, poichè questi ultimi sono
>> concessi ad uso gratuito o versioni Trial o demo.
>> ---------------------------------------------------------------------
>>
>> Ora, capite bene che, se io devo acquistare un pc, poi, a mie spese
>> inviarlo alla casa madre perche' gli tolga windows, ecc, ecc, insomma,
>> non e' possibile che uno si debba sottoporre ad una trafila cosi'
>> eccezionale per avere un computer nudo e crudo, dove metterci poi il
>> sistema operativo che desidera. Tutto sommato, se loro lo vendono senza
>> sistema operativo, e' possibilissimo che il commerciante, al momento
>> della vendita, chieda semplicemente al cliente: "Lo vuole con Windows
>> sopra, con Linux o senza sistema operativo?". Il tutto si riduce ad una
>> scelta operata dall'acquirente, e finisce li'.
>>
>> Ho analizzato anche un'altra soluzione:
>>
>> http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows/
>>
>> ma non me la sento di fare tutti quei casini, non accetto che un
>> riconoscimento di un principio di parita' di diritti, di democrazia,
>> debba essere la conseguenza di una causa legale intentata da un singolo
>> individuo: mi sembra piu' giusto che debba essere un comportamento a cui
>> aderire da parte delle ditte produttrici di computers, come regola di
>> rispetto delle norme del vivere civile.
>>
>> Per questo, sono arrivato alla conclusione che dobbiamo, ognuno di noi,
>> esprimere direttamente alle case produttrici di computers questo
>> sollecito, attraverso una comunicazione diretta e motivata, un semplice
>> messaggio personale in cui, come utenti Windows, si faccia notare ai
>> produttori che va tenuto di conto ormai il fatto che esiste una notevole
>> fascia di utenti a cui non serve acquistare per forza Windows, per il
>> solo fatto che ai fini dell'uso del computer a loro basta e avanza un
>> sistema operativo libero, ragione per la quale gli stessi produttori non
>> possono che prendere atto della necessita' di vendere computers NUDI e
>> VUOTI, lasciando al consumatore la libera scelta del VESTITO e del
>> CONTENUTO da metterci sopra e dentro.
>>
>> Ora, chi sente il problema ed e' capace di confezionare un messaggio
>> alle varie ditte che conosce (magari anche solo a quelle di cui possiede
>> i computers), faccia pure da solo, altrimenti mi permetto di offrire un
>> esempio del testo da includere nel messaggio:
>>
>> ---------------------------------------------------------------------
>> Spettabile Ditta...(Acer, Asus, Toshiba, ecc..)
>> e per conoscenza a Microsoft Italia (a proposito mi sono meravigliato a
>> scoprire che sul sito microsoft italia non esiste un indirizzo e-mail a
>> cui scrivere...?! ..ne conoscete uno voi?)
>>
>> sono Nome e Cognome, sono un vostro cliente, utilizzo un vostro
>> computer, su cui ho trovato preinstallato Windows (..versione..).
>>
>> Sono (non sono) soddisfatto del vostro prodotto, ma vi scrivo per
>> mettervi a conoscenza del fatto che ho scoperto che esistono altri
>> sistemi operativi capaci di far funzionare i computers, quali Linux e
>> altri. Addirittura ho amici e conoscenti che li usano con molta
>> soddisfazione e successo, e non hanno piu' necessita' di utilizzare
>> Windows.
>>
>> Pertanto mi chiedo e vi chiedo se non sia il momento opportuno per
>> iniziare ad adottare una filosofia di vendita di tutti i computers che
>> permetta agli acquirenti di avere qualunque macchina nuda e vuota, senza
>> sistema operativo, mettendo in vendita eventualmente Windows come
>> opzional per coloro che lo vogliono scegliere, ma permettendo a chi ha
>> bisogno soltanto di un sistema operativo libero di non essere obbligato
>> a pagare per una licenza di uso di un prodotto che non gli serve e che
>> non usera' mai. Converrete che nessuno compra una cosa se non la usa,
>> specialmente se la puo' trovare gratuita e libera in circolazione.
>>
>> Credo che questa filosofia darebbe alla vostra Azienda un punto di
>> valore in piu' rispetto ad altre Aziende che rimangano ancorate a
>> filosofie di monopolio software, in quanto verreste ad acquistare un
>> riconoscimento e un plauso dal pubblico, che sempre riconosce, tra le
>> qualita' delle aziende, quella della trasparenza e della adattabilita'
>> alle innovazioni vantaggiose per il cliente, mentre la attuale filosofia
>> commerciale si esprime come una imposizione, un capestro, una violenza
>> sul diritto di scelta individuale.
>>
>> Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, sono a chiedere alla
>> Microsoft che d'ora in poi preveda che l'installazione del proprio
>> sistema sia in grado di riconoscere la presenza di altri sistemi
>> operativi eventualmente gia' presenti sul computer, e di predisporre
>> all'avvio una modalita' per selezionare l'accesso a quello desiderato.
>> Attualmente, l'installazione di Windows cancella ogni sistema di accesso
>> differenziato al boot, costringendo l'utente a "ricostruirsi" il
>> sentiero per riavere l'accesso agli altri sistemi operativi preesistenti
>> sul pc.
>>
>> Cordiali saluti
>>
>> firma
>> ----------------------------------------------------------------------
>>
>> Insomma, se ci diamo una mano, possiamo prevedere, a forza di far
>> pressioni da piu' parti, di arrivare a vivere finalmente un'informatica
>> libera.
>>
>> Bello, no?
>>
>> Grazie a tutti!
>> ------------------------------------------------------------------------
>>
>> ..che ne pensate? Forza! riempiamo di messaggi analoghi i vari Acer,
>> Asus, Toshiba, e tutti quanti conosciamo come produttori di pc, e
>> vediamo se capiscono che e' l'ora di cambiare sistema.
>>
>> Dobbiamo ottenere questa condizione, a tutti i costi, non possiamo
>> sottostare piu' a questa ingiustizia.
>>
>> Credo, e ribadisco, che non ci resta che la strada della pressione
>> collettiva, di tutti gli utenti, specie di quelli di Windows (con atto
>> di umana solidarieta' e comprensione), sulle Aziende produttrici,
>> affinche' adattino la loro filosofia a quella del riconoscimento dei
>> diritti degli utenti, piuttosto che al riconoscimento servile ai
>> profitti esclusivi di Microsoft, contro la quale non avrei nessun
>> risentimento, visto che sono stato per anni un suo utente gratificato e
>> soddisfatto, per quello che mi ha permesso di ottenere con i suoi
>> sistemi che ho utilizzato in passato.
>>
>> Il mio risentimento nasce ovviamente solo dal fatto che Microsoft vuole
>> insistere a fare da padrona in un mondo e in un campo dove puo' e deve,
>> per logica di diritto sociale, considerarsi ormai alla pari di altre
>> offerte e soluzioni altrettanto funzionali agli scopi che gli utenti si
>> prefiggono di raggiungere con un computer.
>>
>> Mi urta il fatto che non abbia l'umilta' di riconoscere di essere una
>> delle possibili scelte che il pubblico puo' fare, ma che si imponga con
>> violenza alla gente.
>>
>> Considero molto importante anche segnalare a Microsoft (se si riesce a
>> trovare un indirizzo a cui scrivere una e-mail) di adottare la regola,
>> ormai adottata da tempo dai sistemi Linux, alla installazione, non mandi
>> a scatafascio gli eventuali altri sistemi eventualmente gia' presenti
>> sul pc.
>>
>> mauro
>>
>>
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