[ubuntu-it] Un appello agli amici in Windows

Piero Taraborrelli pftaraborrelli a gmail.com
Dom 8 Mar 2009 19:23:01 GMT


non assolutamente vero che non si vendono notebok o pc senza sisteme
opretivo , probabilmente non c'è nella sua città,
poi bisogna vedere quale vantaggio vuole ottenere se economico o altro. sono
un pò difficili da trovare ma con un pò di buona volontà e pazienza si
torvano.

2009/3/8 mauro <maupec a iol.it>

> Riporto qui, nella nostra lista di supporto per utenti Ubuntu, un
> messaggio che ho inviato in una mailing list di professionisti miei
> colleghi medici, dedicata alla passione per l'informatica e a tutto
> quanto le gira intorno. L'idea che sta alla base di questo messaggio e'
> quella di cercare di mobilitare i nostri "amici in windows", appunto,
> perche' ci diano una mano, attraverso una iniziativa capillare, a fare
> pressione sulle case produttrici di computers perche' si arrivi alla
> VENDITA DI TUTTI I PC SENZA SISTEMA OPERATIVO PREINSTALLATO, A MENO DI
> UNA ESPRESSA VOLONTA' DELL'ACQUIRENTE SU UNO SPECIFICO S.O. DA LUI
> SCELTO.
>
> Ve la passo, perche' mi sto rendendo conto che nessuna petizione ha
> fatto ancora muovere le acque in questo campo, mentre possiamo forse
> sperare di ottenere molto di piu' da una massa critica che faccia
> pressione diretta sui produttori, altrimenti ci dobbiamo continuare a
> frustrare e a raccogliere le briciole, come quelle piccole piccole
> soddisfazioni di vedere "piccoli pc con sopra linux", che sono solo un
> contentino che a noi non puo' stare bene a mano, visto che siamo
> cittadini che paghiamo le tasse, e vogliamo che i diritti siano uguali
> per tutti.
>
> Ecco il testo del messaggio che vi ho annunciato:
>
> -----------------------------------------------------------------
> Cari amici,
>
> siamo in informatica da anni e ci accomuna questa bella, oltre che
> utile, attivita' mentale.
>
> Abbiamo gioito e sofferto con le bellezze e le sventure che la nostra
> passione ci ha dato, con tutte le versioni di Windows, a partire dal
> mitico 3.1 fino al miticissimo e caro '98, che personalmente mi ha
> accompagnato, credo, piu' di tutte le versioni precedenti e successive,
> nel procurarmi soddisfazioni informatiche: dalla programmazione alla
> musica a Internet.
>
> Ho fatto molta resistenza per passare ad XP, tanto ero affezionato al
> mio '98, poi, dopo pochi mesi che mi ero dovuto decidere ad acquistare
> una licenza di un XP Home per esigenze di rete in ambulatorio (maggio
> 2006), ecco che scopro Ubuntu (settembre 2006), e contemporaneamente
> scopro con meraviglia e incredulita' che con Ubuntu posso fare a meno di
> Windows, almeno nel lavoro e in casa, per le attivita' informatiche piu'
> comuni e piu' utilizzate quotidianamente.
>
> A questo punto salgo sul treno del software libero e inizio la marcia.
>
> Ora, sono qui per lanciare un appello a voi, specie a quelli che
> utilizzano ancora Windows, per il solo fatto che vi sono costretti a
> causa dell'utilizzo di programmi confezionati solo per quel sistema
> operativo.
>
> Vengo al dunque.
>
> In questi giorni sto cercando un portatile 17 pollici senza sistema
> operativo preinstallato.
>
> Bene: non esiste un negozio in Italia dove puoi acquistare un portatile
> a 17 pollici senza sistema operativo. O lo acquisti con Windows sopra o
> ti attacchi.
>
> Ho scritto anche alla Acer, per chiedere se loro avevano per caso la
> disponibilita' di fornire un pc con tali caratteristiche, sensa s.o. ma
> mi hanno risposto cosi':
>
> ------------------------------------------------------------------------
> In merito alla sua richiesta, La informiamo che i nostri prodotti
> vengono commercializzati in configurazione standard e non prevedono
> personalizzazione in fase di assemblaggio in fabbrica, pertantyo non è
> possibile richieder il prodotto privo di Sistema Operativo.
>
> La informiamo che è possibile richiedere il rimborso del Sistema
> Operativo OEM precaricato sul PC.
>
> La procedura di reso del sistema operativo può essere richiesta entro
> 30gg. dalla data d'acquisto.
>
> Il prodotto dovrà essere inviato a sue spese ( completo dei CD se
> inclusi ) per la rimozione del sistema operativo precaricato e  per la
> rimozione della etichetta di licenza COA Microsoft (Certificato di
> autenticità), presso il laboratorio Acer Italy.
>
> La   informiamo   inoltre   che  il valore del rimborso e' dipendente
> dal sistema operativo precaricato sul suo prodotto ed e' pari al costo
> di Acer per la versione OEM  del S.O.,  a cui sono stati  dedotti i
> costi per le attivita' di cui sopra presso il nostro laboratorio.
>
> Per gli applicativi di cui i nostri prodotti sono dotati, la informiamo
> che non è possibile richiedere alcun rimborso, poichè questi ultimi sono
> concessi ad uso gratuito o versioni Trial o demo.
> ---------------------------------------------------------------------
>
> Ora, capite bene che, se io devo acquistare un pc, poi, a mie spese
> inviarlo alla casa madre perche' gli tolga windows, ecc, ecc, insomma,
> non e' possibile che uno si debba sottoporre ad una trafila cosi'
> eccezionale per avere un computer nudo e crudo, dove metterci poi il
> sistema operativo che desidera. Tutto sommato, se loro lo vendono senza
> sistema operativo, e' possibilissimo che il commerciante, al momento
> della vendita, chieda semplicemente al cliente: "Lo vuole con Windows
> sopra, con Linux o senza sistema operativo?". Il tutto si riduce ad una
> scelta operata dall'acquirente, e finisce li'.
>
> Ho analizzato anche un'altra soluzione:
>
> http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows/
>
> ma non me la sento di fare tutti quei casini, non accetto che un
> riconoscimento di un principio di parita' di diritti, di democrazia,
> debba essere la conseguenza di una causa legale intentata da un singolo
> individuo: mi sembra piu' giusto che debba essere un comportamento a cui
> aderire da parte delle ditte produttrici di computers, come regola di
> rispetto delle norme del vivere civile.
>
> Per questo, sono arrivato alla conclusione che dobbiamo, ognuno di noi,
> esprimere direttamente alle case produttrici di computers questo
> sollecito, attraverso una comunicazione diretta e motivata, un semplice
> messaggio personale in cui, come utenti Windows, si faccia notare ai
> produttori che va tenuto di conto ormai il fatto che esiste una notevole
> fascia di utenti a cui non serve acquistare per forza Windows, per il
> solo fatto che ai fini dell'uso del computer a loro basta e avanza un
> sistema operativo libero, ragione per la quale gli stessi produttori non
> possono che prendere atto della necessita' di vendere computers NUDI e
> VUOTI, lasciando al consumatore la libera scelta del VESTITO e del
> CONTENUTO da metterci sopra e dentro.
>
> Ora, chi sente il problema ed e' capace di confezionare un messaggio
> alle varie ditte che conosce (magari anche solo a quelle di cui possiede
> i computers), faccia pure da solo, altrimenti mi permetto di offrire un
> esempio del testo da includere nel messaggio:
>
> ---------------------------------------------------------------------
> Spettabile Ditta...(Acer, Asus, Toshiba, ecc..)
> e per conoscenza a Microsoft Italia (a proposito mi sono meravigliato a
> scoprire che sul sito microsoft italia non esiste un indirizzo e-mail a
> cui scrivere...?! ..ne conoscete uno voi?)
>
> sono Nome e Cognome, sono un vostro cliente, utilizzo un vostro
> computer, su cui ho trovato preinstallato Windows (..versione..).
>
> Sono (non sono) soddisfatto del vostro prodotto, ma vi scrivo per
> mettervi a conoscenza del fatto che ho scoperto che esistono altri
> sistemi operativi capaci di far funzionare i computers, quali Linux e
> altri. Addirittura ho amici e conoscenti che li usano con molta
> soddisfazione e successo, e non hanno piu' necessita' di utilizzare
> Windows.
>
> Pertanto mi chiedo e vi chiedo se non sia il momento opportuno per
> iniziare ad adottare una filosofia di vendita di tutti i computers che
> permetta agli acquirenti di avere qualunque macchina nuda e vuota, senza
> sistema operativo, mettendo in vendita eventualmente Windows come
> opzional per coloro che lo vogliono scegliere, ma permettendo a chi ha
> bisogno soltanto di un sistema operativo libero di non essere obbligato
> a pagare per una licenza di uso di un prodotto che non gli serve e che
> non usera' mai. Converrete che nessuno compra una cosa se non la usa,
> specialmente se la puo' trovare gratuita e libera in circolazione.
>
> Credo che questa filosofia darebbe alla vostra Azienda un punto di
> valore in piu' rispetto ad altre Aziende che rimangano ancorate a
> filosofie di monopolio software, in quanto verreste ad acquistare un
> riconoscimento e un plauso dal pubblico, che sempre riconosce, tra le
> qualita' delle aziende, quella della trasparenza e della adattabilita'
> alle innovazioni vantaggiose per il cliente, mentre la attuale filosofia
> commerciale si esprime come una imposizione, un capestro, una violenza
> sul diritto di scelta individuale.
>
> Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, sono a chiedere alla
> Microsoft che d'ora in poi preveda che l'installazione del proprio
> sistema sia in grado di riconoscere la presenza di altri sistemi
> operativi eventualmente gia' presenti sul computer, e di predisporre
> all'avvio una modalita' per selezionare l'accesso a quello desiderato.
> Attualmente, l'installazione di Windows cancella ogni sistema di accesso
> differenziato al boot, costringendo l'utente a "ricostruirsi" il
> sentiero per riavere l'accesso agli altri sistemi operativi preesistenti
> sul pc.
>
> Cordiali saluti
>
> firma
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Insomma, se ci diamo una mano, possiamo prevedere, a forza di far
> pressioni da piu' parti, di arrivare a vivere finalmente un'informatica
> libera.
>
> Bello, no?
>
> Grazie a tutti!
> ------------------------------------------------------------------------
>
> ..che ne pensate? Forza! riempiamo di messaggi analoghi i vari Acer,
> Asus, Toshiba, e tutti quanti conosciamo come produttori di pc, e
> vediamo se capiscono che e' l'ora di cambiare sistema.
>
> Dobbiamo ottenere questa condizione, a tutti i costi, non possiamo
> sottostare piu' a questa ingiustizia.
>
> Credo, e ribadisco, che non ci resta che la strada della pressione
> collettiva, di tutti gli utenti, specie di quelli di Windows (con atto
> di umana solidarieta' e comprensione), sulle Aziende produttrici,
> affinche' adattino la loro filosofia a quella del riconoscimento dei
> diritti degli utenti, piuttosto che al riconoscimento servile ai
> profitti esclusivi di Microsoft, contro la quale non avrei nessun
> risentimento, visto che sono stato per anni un suo utente gratificato e
> soddisfatto, per quello che mi ha permesso di ottenere con i suoi
> sistemi che ho utilizzato in passato.
>
> Il mio risentimento nasce ovviamente solo dal fatto che Microsoft vuole
> insistere a fare da padrona in un mondo e in un campo dove puo' e deve,
> per logica di diritto sociale, considerarsi ormai alla pari di altre
> offerte e soluzioni altrettanto funzionali agli scopi che gli utenti si
> prefiggono di raggiungere con un computer.
>
> Mi urta il fatto che non abbia l'umilta' di riconoscere di essere una
> delle possibili scelte che il pubblico puo' fare, ma che si imponga con
> violenza alla gente.
>
> Considero molto importante anche segnalare a Microsoft (se si riesce a
> trovare un indirizzo a cui scrivere una e-mail) di adottare la regola,
> ormai adottata da tempo dai sistemi Linux, alla installazione, non mandi
> a scatafascio gli eventuali altri sistemi eventualmente gia' presenti
> sul pc.
>
> mauro
>
>
> --
> ubuntu-it mailing list
> ubuntu-it a lists.ubuntu.com
> Opzioni d'iscrizione - https://lists.ubuntu.com/mailman/listinfo/ubuntu-it
> http://wiki.ubuntu-it.org/Listiquette
>



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Piero
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