[ubuntu-it] Un appello agli amici in Windows

mauro maupec a iol.it
Dom 8 Mar 2009 16:00:33 GMT


Riporto qui, nella nostra lista di supporto per utenti Ubuntu, un
messaggio che ho inviato in una mailing list di professionisti miei
colleghi medici, dedicata alla passione per l'informatica e a tutto
quanto le gira intorno. L'idea che sta alla base di questo messaggio e'
quella di cercare di mobilitare i nostri "amici in windows", appunto,
perche' ci diano una mano, attraverso una iniziativa capillare, a fare
pressione sulle case produttrici di computers perche' si arrivi alla
VENDITA DI TUTTI I PC SENZA SISTEMA OPERATIVO PREINSTALLATO, A MENO DI
UNA ESPRESSA VOLONTA' DELL'ACQUIRENTE SU UNO SPECIFICO S.O. DA LUI
SCELTO.

Ve la passo, perche' mi sto rendendo conto che nessuna petizione ha
fatto ancora muovere le acque in questo campo, mentre possiamo forse
sperare di ottenere molto di piu' da una massa critica che faccia
pressione diretta sui produttori, altrimenti ci dobbiamo continuare a
frustrare e a raccogliere le briciole, come quelle piccole piccole
soddisfazioni di vedere "piccoli pc con sopra linux", che sono solo un
contentino che a noi non puo' stare bene a mano, visto che siamo
cittadini che paghiamo le tasse, e vogliamo che i diritti siano uguali
per tutti.

Ecco il testo del messaggio che vi ho annunciato:

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Cari amici,

siamo in informatica da anni e ci accomuna questa bella, oltre che
utile, attivita' mentale.

Abbiamo gioito e sofferto con le bellezze e le sventure che la nostra
passione ci ha dato, con tutte le versioni di Windows, a partire dal
mitico 3.1 fino al miticissimo e caro '98, che personalmente mi ha
accompagnato, credo, piu' di tutte le versioni precedenti e successive,
nel procurarmi soddisfazioni informatiche: dalla programmazione alla
musica a Internet.

Ho fatto molta resistenza per passare ad XP, tanto ero affezionato al
mio '98, poi, dopo pochi mesi che mi ero dovuto decidere ad acquistare
una licenza di un XP Home per esigenze di rete in ambulatorio (maggio
2006), ecco che scopro Ubuntu (settembre 2006), e contemporaneamente
scopro con meraviglia e incredulita' che con Ubuntu posso fare a meno di
Windows, almeno nel lavoro e in casa, per le attivita' informatiche piu'
comuni e piu' utilizzate quotidianamente.

A questo punto salgo sul treno del software libero e inizio la marcia.

Ora, sono qui per lanciare un appello a voi, specie a quelli che
utilizzano ancora Windows, per il solo fatto che vi sono costretti a
causa dell'utilizzo di programmi confezionati solo per quel sistema
operativo.

Vengo al dunque.

In questi giorni sto cercando un portatile 17 pollici senza sistema
operativo preinstallato.

Bene: non esiste un negozio in Italia dove puoi acquistare un portatile
a 17 pollici senza sistema operativo. O lo acquisti con Windows sopra o
ti attacchi.

Ho scritto anche alla Acer, per chiedere se loro avevano per caso la
disponibilita' di fornire un pc con tali caratteristiche, sensa s.o. ma
mi hanno risposto cosi':

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In merito alla sua richiesta, La informiamo che i nostri prodotti
vengono commercializzati in configurazione standard e non prevedono
personalizzazione in fase di assemblaggio in fabbrica, pertantyo non è
possibile richieder il prodotto privo di Sistema Operativo. 

La informiamo che è possibile richiedere il rimborso del Sistema
Operativo OEM precaricato sul PC. 

La procedura di reso del sistema operativo può essere richiesta entro
30gg. dalla data d'acquisto. 

Il prodotto dovrà essere inviato a sue spese ( completo dei CD se
inclusi ) per la rimozione del sistema operativo precaricato e  per la
rimozione della etichetta di licenza COA Microsoft (Certificato di
autenticità), presso il laboratorio Acer Italy. 

La   informiamo   inoltre   che  il valore del rimborso e' dipendente
dal sistema operativo precaricato sul suo prodotto ed e' pari al costo
di Acer per la versione OEM  del S.O.,  a cui sono stati  dedotti i
costi per le attivita' di cui sopra presso il nostro laboratorio. 

Per gli applicativi di cui i nostri prodotti sono dotati, la informiamo
che non è possibile richiedere alcun rimborso, poichè questi ultimi sono
concessi ad uso gratuito o versioni Trial o demo.
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Ora, capite bene che, se io devo acquistare un pc, poi, a mie spese
inviarlo alla casa madre perche' gli tolga windows, ecc, ecc, insomma,
non e' possibile che uno si debba sottoporre ad una trafila cosi'
eccezionale per avere un computer nudo e crudo, dove metterci poi il
sistema operativo che desidera. Tutto sommato, se loro lo vendono senza
sistema operativo, e' possibilissimo che il commerciante, al momento
della vendita, chieda semplicemente al cliente: "Lo vuole con Windows
sopra, con Linux o senza sistema operativo?". Il tutto si riduce ad una
scelta operata dall'acquirente, e finisce li'.

Ho analizzato anche un'altra soluzione:

http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows/

ma non me la sento di fare tutti quei casini, non accetto che un
riconoscimento di un principio di parita' di diritti, di democrazia,
debba essere la conseguenza di una causa legale intentata da un singolo
individuo: mi sembra piu' giusto che debba essere un comportamento a cui
aderire da parte delle ditte produttrici di computers, come regola di
rispetto delle norme del vivere civile.

Per questo, sono arrivato alla conclusione che dobbiamo, ognuno di noi,
esprimere direttamente alle case produttrici di computers questo
sollecito, attraverso una comunicazione diretta e motivata, un semplice
messaggio personale in cui, come utenti Windows, si faccia notare ai
produttori che va tenuto di conto ormai il fatto che esiste una notevole
fascia di utenti a cui non serve acquistare per forza Windows, per il
solo fatto che ai fini dell'uso del computer a loro basta e avanza un
sistema operativo libero, ragione per la quale gli stessi produttori non
possono che prendere atto della necessita' di vendere computers NUDI e
VUOTI, lasciando al consumatore la libera scelta del VESTITO e del
CONTENUTO da metterci sopra e dentro.

Ora, chi sente il problema ed e' capace di confezionare un messaggio
alle varie ditte che conosce (magari anche solo a quelle di cui possiede
i computers), faccia pure da solo, altrimenti mi permetto di offrire un
esempio del testo da includere nel messaggio:

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Spettabile Ditta...(Acer, Asus, Toshiba, ecc..)
e per conoscenza a Microsoft Italia (a proposito mi sono meravigliato a
scoprire che sul sito microsoft italia non esiste un indirizzo e-mail a
cui scrivere...?! ..ne conoscete uno voi?)

sono Nome e Cognome, sono un vostro cliente, utilizzo un vostro
computer, su cui ho trovato preinstallato Windows (..versione..).

Sono (non sono) soddisfatto del vostro prodotto, ma vi scrivo per
mettervi a conoscenza del fatto che ho scoperto che esistono altri
sistemi operativi capaci di far funzionare i computers, quali Linux e
altri. Addirittura ho amici e conoscenti che li usano con molta
soddisfazione e successo, e non hanno piu' necessita' di utilizzare
Windows.

Pertanto mi chiedo e vi chiedo se non sia il momento opportuno per
iniziare ad adottare una filosofia di vendita di tutti i computers che
permetta agli acquirenti di avere qualunque macchina nuda e vuota, senza
sistema operativo, mettendo in vendita eventualmente Windows come
opzional per coloro che lo vogliono scegliere, ma permettendo a chi ha
bisogno soltanto di un sistema operativo libero di non essere obbligato
a pagare per una licenza di uso di un prodotto che non gli serve e che
non usera' mai. Converrete che nessuno compra una cosa se non la usa,
specialmente se la puo' trovare gratuita e libera in circolazione.

Credo che questa filosofia darebbe alla vostra Azienda un punto di
valore in piu' rispetto ad altre Aziende che rimangano ancorate a
filosofie di monopolio software, in quanto verreste ad acquistare un
riconoscimento e un plauso dal pubblico, che sempre riconosce, tra le
qualita' delle aziende, quella della trasparenza e della adattabilita'
alle innovazioni vantaggiose per il cliente, mentre la attuale filosofia
commerciale si esprime come una imposizione, un capestro, una violenza
sul diritto di scelta individuale.

Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, sono a chiedere alla
Microsoft che d'ora in poi preveda che l'installazione del proprio
sistema sia in grado di riconoscere la presenza di altri sistemi
operativi eventualmente gia' presenti sul computer, e di predisporre
all'avvio una modalita' per selezionare l'accesso a quello desiderato.
Attualmente, l'installazione di Windows cancella ogni sistema di accesso
differenziato al boot, costringendo l'utente a "ricostruirsi" il
sentiero per riavere l'accesso agli altri sistemi operativi preesistenti
sul pc.

Cordiali saluti

firma
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Insomma, se ci diamo una mano, possiamo prevedere, a forza di far
pressioni da piu' parti, di arrivare a vivere finalmente un'informatica
libera. 

Bello, no?

Grazie a tutti!
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..che ne pensate? Forza! riempiamo di messaggi analoghi i vari Acer,
Asus, Toshiba, e tutti quanti conosciamo come produttori di pc, e
vediamo se capiscono che e' l'ora di cambiare sistema.

Dobbiamo ottenere questa condizione, a tutti i costi, non possiamo
sottostare piu' a questa ingiustizia.

Credo, e ribadisco, che non ci resta che la strada della pressione
collettiva, di tutti gli utenti, specie di quelli di Windows (con atto
di umana solidarieta' e comprensione), sulle Aziende produttrici,
affinche' adattino la loro filosofia a quella del riconoscimento dei
diritti degli utenti, piuttosto che al riconoscimento servile ai
profitti esclusivi di Microsoft, contro la quale non avrei nessun
risentimento, visto che sono stato per anni un suo utente gratificato e
soddisfatto, per quello che mi ha permesso di ottenere con i suoi
sistemi che ho utilizzato in passato. 

Il mio risentimento nasce ovviamente solo dal fatto che Microsoft vuole
insistere a fare da padrona in un mondo e in un campo dove puo' e deve,
per logica di diritto sociale, considerarsi ormai alla pari di altre
offerte e soluzioni altrettanto funzionali agli scopi che gli utenti si
prefiggono di raggiungere con un computer. 

Mi urta il fatto che non abbia l'umilta' di riconoscere di essere una
delle possibili scelte che il pubblico puo' fare, ma che si imponga con
violenza alla gente. 

Considero molto importante anche segnalare a Microsoft (se si riesce a
trovare un indirizzo a cui scrivere una e-mail) di adottare la regola,
ormai adottata da tempo dai sistemi Linux, alla installazione, non mandi
a scatafascio gli eventuali altri sistemi eventualmente gia' presenti
sul pc. 

mauro




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