[ubuntu-it] ho scoperto l'acqua calda

wipedisk wipedisk a gmail.com
Gio 5 Mar 2009 05:43:24 GMT


On Wed, 04 Mar 2009 22:31:21 +0100
lccflc <lccflc a email.it> ha scritto:

> Giustissimo e condivido pienamente.
> Comunque è certo che è più fesso chi paga i programmi (salati!) e poi 
> tende a lesinare sulle consulenze... anzi è convinto che il salato 
> software che acquista DEBBA risolvere tutti i suoi problemi e 
> particolari esigenze.
> Le banche, ad esempio (ma anche la P.A.), spendono milioni di euro
> per adoperare un software inefficiente (leggi Windows) salvo poi
> affidarsi a consulenti raccogliticci.

io faccio "il consulente" diciamo cosi', da 20 anni. Ho lavorato anche
dal lato oscuro della forza, la Pubblica Amministrazione, penso poter
parlare a ragion veduta e permettermi di spiegare a te, o quanto meno
ai lettori della lista come funzionano le cose.

Ci sono realta' in cui impiegati pubblici hanno diciamolo senza veli il
CULO, la FORTUNA, la BENEDIZIONE di uno stipendio sicuro ogni fine
mese, qualunque sia il loro livello di impegno sul posto di lavoro e
qualunque sia la loro effettiva preparazione, sia nel semplice uso di
penna e carta sia nello strimpellare sulle tastiere dei computer.

Non sono tutti uguali, ovvio, ma la maggior parte senza offesa per
nessuno, sono cosi'. Vuoi perche' di fatto incapaci, ma fortunati, vuoi
perche' si devono adeguare al sistema, altrimenti vengono emarginati o
"mobbizzati" dai colleghi incapaci o fannuloni.

A niente potra' l'intervento di Brunetta, perche' le amanti dei
politici e i nipoti di "assessori" ci sono e ci saranno in tutte la PA
e non potranno essere eliminati se non con una seria azione di polizia
(intendo dire investigando sul serio e punendo sul serio i
nullafacenti, a prescindere che possano essere parenti e protetti di
potenti).

Detto questo, focalizzando l'attenzione sul perche' ci sono PA che
spendono milioni di euro e poi affidano i lavori ai consulenti che tu
definisci mediocri, i motivi sono principalmente due: gente che deve
far funzionare i sistemi informativi incapace di farlo, di solito per
mancanza di cultura appropriata (leggi formazione-conoscenze), oppure
convenienza diretta: la ditta mi paga una mazzetta congrua io scelgo
quella ditta. La ditta mi regala il pc per mio figlio, io scelgo quella
ditta (oggi vanno di moda i meno ingombranti cellulari multifunzione o
i viaggi-vacanza, ancora meno "tracciabili"). Inutile dire che non e'
piu' cosi'...

Sul secondo caso... non mi addentro. Sul primo caso, la questione e'
che la scuola in primis e l'universita' dopo, non fanno molto per
insegnare come si lavora. L'obiettivo e' superare esami o prendere
voti, sopravvivere anelando un foglietto che ti dara' i superpoteri:
una volta divenuto medico, nessuno ti sposta piu' dalla tua "casta",
cosi' come per ingegneri, architetti, avvocati, notai... 

Se studi informatica... è diverso. Un informatico non puo' esercitare
la professione di commercialista, ma ci sono molti commercialisti che
"diversificano" presentandosi come esperti di security audit e
compilano DPS. Avvocati che diventano esperti di Computer Forensics e
criptologia... Medici informatici... E via discorrendo.

Nessun problema. Tra questi signori, moltissimi hanno la curiosità di
capirne di più ma hanno altrettanta capacità di capire come si sceglie
un "consulente" per portare a termine il progetto X avendo chiaro che i
soldi vanno spesi bene.

Tanti altri, invece, scelgono l'azienda mediocre, che di solito pero'
si presenta in pompa magna (un tempo era il colore blu a dominare i
loghi di questo tipo di aziende, oggi da di moda il rosso... - chi fa
questo mestiere ha capito di che tipo di aziende parlo...).

L'azienda-fuffa propone prodotti commerciali, inevitabilmente, sia
perche' ci lucra in percentuale, sia perche' e' mediocre anche nei
pagamenti e i migliori consulenti non lavorano per questo tipo di
aziende che pretendono gente preparata come astronauti della NASA e li
vogliono pagare come il clandestino che raccoglie pomodori a Vittoria
(RG).

L'azienda fuffa... rassicura gli amministratori incapaci, i
"responsabili informatici" incapaci... perche' in caso di guai...
nessuno potrà obiettare che la scelta e' ricaduta sul consulente
"sconosciuto"... L'open source non penetra questo meccanismo difensivo,
perche' da un lato non pone garanzie (come per altro non le pone
nemmeno il sw commerciale) sull'assenza di "problemi", e dall'altro
perche', purtroppo, se si presenta un problema... occorre risolverlo
avendo conoscenze e competenze, che ripeto, di solito non ci sono nella
stragrande maggioranza degli operatori commerciali che "vendono
informatica" alle PA o alle stesse banche.

Potrei elencare di casi assurdi cui ho assistito, ne cito uno solo a
titolo di esempio: da un cliente si propone al mirabolante soluzione di
integrare un certo database con un certo ambiente per gestione di dati
(si vende il tutto come "datawarehouse", quando al cliente serve solo
un buon gestionale d'impresa - il fornitore ha il logo in blu...).
Problema: non c'e' un driver per una certa periferica (oggi lo
chiameremmo NAS). Soluzione... vendere altro "ferro" per altre decine
di migliaia di euro, per rendere compatibile una "cosa" Microsoft con
quel "NAS", mediante Linux, che siccome "e' gratis"... apporta il 100%
di ricavo a chi lo fornisce.

Questo tipo di aziende, a differenza dei piccoli consulenti,
chiamiamoli cosi' e delle VERE software house, non restituiscono codice
alla comunità ne' fanno donazioni economiche... prendono e basta, come
sono abituate a fare da sempre.

Ecco come vanno le cose veramente, almeno da vent'anni a questa parte.




-- 
wipedisk



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