[ubuntu-it] Un plauso a Ubuntu-it su Facebook

viandante viandante a gmx.com
Lun 16 Feb 2009 12:01:34 GMT


On lun, 2009-02-16 at 12:38 +0100, an unknown sender wrote:
> Il giorno lun, 16/02/2009 alle 10.58 +0100, Max ha scritto:
> > non voglio certo fare cambiare idea a chi è felice utilizzatore di
> > quello strumento, ma introdurre a qualche piccolo elemento di
> > riflessione....
> > 
> > http://www.dgmag.it/hi-tech/facebook-e-una-trappola-per-la-privacy-11756
> 
> ..a proposito, ho visto che Paolo ha dovuto cassare il gruppo Ubuntu-it,
> e mi e' dispiaciuto. 
> 
> Non voglio assolutamente aprire polemiche, visto che questa non e' la
> sede per discutere questo argomento, voglio solo osservare che Ubuntu-it
> aveva la stessa ragione di esistere su Facebook alla stessa stregua del
> grandissimo gruppo mondiale Ubuntu gia' presente e da me segnalato, con
> oltre 20.000 aderenti. 
> 
> Non ho capito poi per nulla da chi e perche' sono partite le motivazioni
> che hanno determinato l'imposizione di chiudere il gruppo a Paolo, e di
> lasciare vivo il mio "Windows? No, grazie! Ubuntu!", che reca gli stessi
> links del suo a www.ubuntu-it.org. 
> 
> Non e' forse Paolo un libero cittadino capace di mettere un link ad
> ubuntu-it.org come ho fatto anche io?
> 
> Allora devo chiudere anche il mio, visto che non c'e' nessuna differenza
> di contenuti tra il suo e il mio, se non il titolo?
> 
> Forse che io e Paolo siamo sotto una legislazione diversa? Sottostiamo a
> leggi diverse? Che differenza c'e' tra le nostre due iniziative uguali?
> Se qualcuno vuole chiarirmi, anche in privato, bene accetto, almeno
> acquisisco un'informazione in piu' per arricchire la mia conoscenza del
> mio carissimo mondo Ubuntu e di cosa e chi gli ruota intorno.
> 
> Mi sembrava di avere capito che il software libero si chiama cosi' anche
> perche' rifiuta imposizioni e sottosta' solo alle regole della sua
> comunita', che accetta solo la regola di esprimersi sempre
> nell'interesse della sua crescita e sviluppo, e allora? Che succede?
> 
> Ordini di Microsoft infiltrati nel "kernel" italiano?
> 
> Peccato.. se ci ripensano i responsabili, devono comunque sapere che la
> scelta di pubblicare il NOSTRO gruppo che ci permette di aprirci
> contatti in piu' tra noi, e' ben accetta da tanti, come lo ha dimostrato
> l'adesione che aveva raggiunto fino a ieri.
> 
> mauro 
> (in attesa di comprendere)
> 
> 
> 

Sono del tuo stesso parere, e soprattutto, visto che ero uno degli
iscritti, sarei curioso in maniera ovviamente oggettiva di capire le
vere motivazioni che hanno portato a quel provvedimento. Senza nessuna
polemica, come invece, purtroppo, ho natato in altre fonti. 

(ne approfitto anche per scusarmi del mio ultimo messaggio...non ci si
può più fidare del ctrl+C ;-) )

Viandante





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