[ubuntu-it] [OT] Il Pc portatile ultraeconomico per la scuola di Brunetta

kirota a hotmail.it kirota a hotmail.it
Mer 22 Apr 2009 09:58:24 BST


è il solito problema: SOLDIIIIIIIIIIIIIII!!!

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From: "Franco Vite" <franco a firenze.linux.it>
Sent: Tuesday, April 21, 2009 6:17 PM
To: <ubuntu-it a lists.ubuntu.com>
Subject: Re: [ubuntu-it] [OT] Il Pc portatile ultraeconomico per la scuola 
di	Brunetta

> Il giorno mar, 21/04/2009 alle 16.44 +0200, wipedisk ha scritto:
>
>> non sono d'accordo. M$ sa vendere, e' indiscutibile, ma che faccia
>> lobby non saprei.
>
> C'è una vastissima letteratura e un altrettanto vastissima filmografia
> sull'argomento. I documentari di Michael Moore, tanto per fare un
> esempio.
>
>> In ogni caso, se "teste di professori"
>> universitar-superpagat-consulent-ministerial-esperti... non sono in
>> grado di dimostrare la valenza del software libero, ma si presentano
>> sistematicamente ai Linux Day per pavoneggiarsi... non so di chi sia la
>> "lobby"... forse proprio dei consulenti che non ti fanno lavorare con
>> l'open source passano loro per esperti?
>> chissa'...
>> ;-)
>> Del resto abbiamo una dimostrazione lampante di un altro genere di
>> "professore", che su questa lista ha dimostrato di saperci fare e di
>> impegnarsi, davvero, per l'open source (mi riferisco all'istituto gia'
>> citato nel precedente msg e al prof. Cantaro).
>
> Di esempi ormai ce ne sono a bizzeffe, anche a livelli discreti
> (elencati a caso per quelli che mi vengono in mente):
>
> - il progetto Fuss della provincia di Bolzano, del 2005
> (http://www.fuss.bz.it);
> - il progetto della carta di identità elettronica del comune di Grosseto
> (http://fabiomarzocca.wordpress.com/2009/04/07/il-comune-di-grosseto-un-caso-di-eccellenza/);
> - il progetto PAAS della regione Toscana;
>
> Solo per dire i primi tre che mi sono venuti in mente.
> Progetti portati avanti da enti locali, con la collaborazione di
> aziende, professionisti, professoroni universitari e professorini delle
> superiori, non solo con gran risparmio della comunità tutta, ma anche
> con la promozione di progetti di qualità e la nascita di aziende e start
> up di giovani.
>
> E' a livello nazionale, a prescindere dal colore del governo, che 'ste
> cose non passano. In Italia, ovviamente.
>
>> Per cui... non e' che mancano i "professori" competenti, diciamo che al
>> momento ci sono quelli sbagliati nel posto giusto... e quindi passano
>> proposte con prodotti di M$.
>> Sarebbe meglio coinvolgere mass media, tipo iene, report o striscia la
>> notizia, sono gli unici "strumenti" capaci di smuovere le acque, dubito
>> che una sequela di emai (l'ho spedita pure io poco fa) al ministro
>> brunetta possano rimediare al danno.
>
> L'inverno passato nelle "good news" di Report venne portato proprio il
> caso di Bolzano e del progetto Fuss.
>
>> Io la questione la porrei nei termini abituali: l'open source significa
>> risparmio per il cittadino, risparmio per il contribuente, ma
>> contemporaneamente (professori di cui prima a parte), opportunita' per
>> imprese italiane che danno lavoro ad italiani che pagano le tasse in
>> italia...
>
> Sisi, ci sono casi a iosa.
> Ci sono già parecchie aziende che lavorano esclusivamente del software
> libero.
> La provincia di Bolzano, solo di licenze, il primo anno del progetto
> Fuss risparmiò 300.000€.
>
> Il problema è che queste tematiche non sono (ancora) elettoralmente
> rilevanti, e quindi i politici, tutti, al di là di inutili prese di
> posizione sull'adozione del software libero (il comune di Firenze già
> nel 2000 decise di "adottare" il software libero. Vai a vedere quanti
> desktop linux ci sono in comune... Punti), di fatto non fanno nulla.
>
> Sta a noi cittadini premere sulle amministrazioni locali perché i nostri
> soldi siano spesi bene.
>
> Sta a noi utilizzatori del software libero spiegare e far capire ai
> nostri concittadini che l'uso del software libero è un bene per tutti da
> tutti i punti di vista.
>
> Imho, ovviamente! :)
>
> -- 
> "L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino  di due passi, lei si allontana
> di due  passi. Faccio dieci  passi e  l'orizzonte si allontana  di dieci
> passi.  Per quanto cammini, non la raggiungerò  mai. A cosa serve
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