[ubuntu-it] Software Libero e Pubblica Amministrazione - Interrogazione parlamentare

Lorenzo aka balooit balooit a gmail.com
Ven 11 Maggio 2007 07:52:30 BST


Per le risposte ufficiali......
speriamo bene.

Ciao
balooit

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 ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02909
Dati di presentazione dell'atto
       Legislatura : 15
       Seduta di annuncio : 126 del 14/03/2007
Firmatari:
       Primo firmatario: PELLEGRINO TOMMASO
       Gruppo: VERDI
       Data firma: 14/03/2007
Destinatari:
Attuale delegato a rispondere e data delega :
       Ministero destinatario :
         MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
         PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
       Delegato a rispondere e data delega :
         MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI 14/03/2007
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE         24/04/2007
Stato iter : IN CORSO
Classificazione TESEO
CONCETTUALE:
COMPUTERS, COSTI, INFORMATICA, LICENZE, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, SOFTWARE

TESTO ATTO


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02909
presentata da
TOMMASO PELLEGRINO
mercoledì 14 marzo 2007 nella seduta n.126

PELLEGRINO. -
Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro per le riforme e le
innovazioni nella pubblica amministrazione.
- Per sapere - premesso che:

in quasi ogni settore delle Pubblica Amministrazione vengono
utilizzati computer per svolgere le ordinarie attività di ufficio
(videoscrittura, foglio di calcolo, navigazione in rete, posta
elettronica);

detti computer vengono generalmente forniti completi di sistemi
operativi e prodotti da ufficio;

si tratta quasi sempre di prodotti commerciali che richiedono, per
poter essere utilizzati, l'acquisto di una licenza per ogni computer,
oppure l'acquisto di licenze a volume (cosiddette corporate licenze);

tale scelta comporta una notevole spesa per la pubblica
amministrazione, stimabile tra i 50/70 euro a computer per il software
di base (sistema operativo) e tra i 70/150 euro per i pacchetti
applicativi (suite da ufficio, antivirus, eccetera);

in questa maniera non soltanto si utilizzano fondi che potrebbero
essere impiegati in modo più utile, ma si inducono i giovani ad
utilizzare software pirata. Non si tratta di una provocazione, ma di
una semplice considerazione: se in scuole ed università vengono
utilizzati software originali di proprietà i ragazzi imparano ad
utilizzare esclusivamente quella tipologia di software rendendolo una
scelta quasi obbligata. Ciò li costringe, di fatto, ad acquistare
costose licenze che non tutti possono permettersi visto che il sistema
operativo windows XP, maggiormente diffuso nella Pubblica
Amministrazione, costa all'utente finale tra i 90 ed i 150 euro nelle
versioni OEM e tra i 200 ed i 400 euro nelle versioni FULL mentre il
pacchetto Office costa all'utente finale una cifra che varia dai 130
euro circa del pacchetto «studenti» fino ad arrivare ai 550 euro del
pacchetto professional;

si tratta di una situazione fortemente diseducativa e, soprattutto,
non giustificata se soltanto si consideri che la suite «Open Office»,
per citare la più nota, è liberamente e gratuitamente scaricabile da
internet ed utilizzabile da chiunque (anche con sistemi operativi
Windows); allo stesso modo moltissimi sistemi operativi basati su
Linux sono utilizzabili da chiunque senza la necessità di sostenere
alcun costo di licenza;

quanto anzi premesso tende ad avvalorare la tesi secondo la quale la
diffusione del software libero favorisce il pluralismo informatico,
garantendo l'accesso e la libertà di scelta nella realizzazione di
piattaforme informatiche, eliminando altresì ogni barriera dovuta a
diversità di standard, nonché una notevole riduzione dei costi delle
licenze;

malgrado ciò la Pubblica Amministrazione continua ad utilizzare
software proprietario e, cosa ben peggiore, detto software viene
utilizzato nella didattica in scuole ed università con le conseguenze
illustrate -:

quali iniziative intendano adottare per incentivare l'utilizzo del
software libero nelle Pubblica Amministrazione e, soprattutto, per
favorirne la diffusione in scuole, Università ed Enti di ricerca al
fine di ottenere una riduzione dei costi e di garantire un pieno
accesso alle informazioni per tutti i cittadini. (4-02909)



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