[ubuntu-it] Il Papa snobba Bill Gates: Unix/Linux per il Vaticano

Lorenzo aka balooit balooit a gmail.com
Mer 6 Giu 2007 10:18:34 BST


Trovato quest'articolo interessante

Ciao
balooit


http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news.050620074.php
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Il Papa snobba Bill Gates: Unix/Linux per il Vaticano

Sinceramente non ci eravamo mai posti il problema, ma un recente
lancio d'agenzia ci ha comunque regalato la gustosa notizia: anche nei
palazzi di transtevere stanno strette le licenze della microsoft.

L'azienda che detiene il 90% del mercato dei sistemi operativi e dei
navigatori per internet (stando alle statistiche da loro stessi
fornite) non risulta molto congeniale al Vaticano che per la sicurezza
e la riservatezza di propri sistemi informatici ha optato, pare sin
dal 1995, per i sistemi Unix e Linux, orientandosi su soluzioni
firewall e anti-spam open source.

La macchina web papalina non è certo da trascurare: ben 2mila account
e-mail da gestire ed un traffico giornaliero che si aggira sui 340mila
accessi al portale, potendo contare su una sala server di ben 130
macchine, tutte per smistare un traffico che potenzialmente potrebbe
involgere un miliardo di fedeli.

Ora, pare che a Piazza San Pietro si stiano studiando soluzioni
tecniche anche ai problemi legati allo spyware ed al phishing (anche
perché allo Ior vorrebbero stare tranquilli), consci dei forti rischi
d'immagine che possono procurare tali insidie.

Ad ogni modo, fino ad ora, lasciano sapere i redattori dell'articolo
che vi linkiamo, il sistema adottato per il filtraggio a livello
gateway, utilizzando la tecnologia pure message della unix, riesce ad
eliminare 1,4 mail di spam al giorno (vi immaginate la faccia che
farebbe Monsignor Bagnasco se vedesse una pubblicità di viagra nella
propria casella di posta elettronica?).

Buona lettura allora, l'articolo lo trovate qui di sotto, è abbastanza
completo, anche se a tratti sembra un po' uno spot per la Sophos,
azienda con la quale il Vaticano starebbe collaborando per
implementare le proprie protezioni informatiche.

http://www.databusiness.it/it/data-business/special-report/2007/06/05/l-ufficio-internet-santa-sede
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L'Ufficio Internet della Santa Sede rafforza la security

La politica sul Web del Vaticano e le scelte in materia di sicurezza
viaggiano su un'Ict evoluta.

Anche il Vaticano dal 1995 ha ufficializzato il Web come canale di
comunicazione. La Santa Sede ha un proprio Ufficio Internet che, sotto
il controllo diretto della Segreteria di Stato, attraverso Sua
Eccellenza Monsignor Claudio Maria Celli, opera attraverso due sedi
fisicamente separate: la prima gestisce tutte le attività tecniche e i
progetti di innovazione tecnologica, mentre la seconda si occupa delle
attività redazionali inerenti il sito istituzionale della Santa Sede e
Vaticano. L'Ufficio Internet oggi è responsabile dell'amministrazione,
del sito pubblico nonché dell'intranet che collega diversi Dicasteri
della Curia Romana e gli uffici della Città del Vaticano.

Gli account di posta elettronica utilizzati da chi lavora in Vaticano
sono 2mila. La gestione dei flussi di posta elettronica interni ed
esterni alla Santa Sede è consistente ma anche esposta a una pluralità
di possibili attacchi alla sicurezza. Optando per sistemi operativi
Unix e Linux, sin dai suoi esordi l'Ufficio Internet si è orientato
verso soluzioni firewall e anti-spam di tipo opensource personalizzate
internamente, mentre, per quanto riguarda l'anti-virus, la scelta si è
focalizzata sulla tecnologia Sophos perché capace di integrarsi
efficacemente nell'ambiente informativo esistente.

Tra il 2004 e il 2005, la Santa Sede ha potenziato le proprie
infrastrutture informatiche, rendendo operativa una nuova sala
macchine composta da oltre 130 server, implementando progetti evoluti
come la nuova versione del protocollo Tcp/Ip (Ipv6) e il Multicast
(Ipv4/Ipv6), confermando Sophos come partner di riferimento,
scegliendo la soluzione di sicurezza PureMessage per Unix.

L'importanza di una tutela adeguata della rete per garantirne il
regolare funzionamento è apparsa in tutta la sua evidenza nel 2005 e,
in particolare, nel periodo in cui la sede papale era vacante. Questo
lasso di tempo, infatti, è stato caratterizzato da una repentina e
clamorosa espansione del traffico di e-mail e da un altissimo livello
di frequentazioni del sito, divenuto, con 130 milioni di accessi
quotidiani, il decimo più consultato al mondo. Da un flusso di 340mila
mail giornaliere, infatti, la movimentazione è passata a 5 milioni di
messaggi al giorno. Secondo un portavoce del Vaticano, Pure Message si
è rivelato decisamente efficace nell'affrontare questo enorme picco di
traffico filtrando ed eliminando a livello di gateway 1,4 milioni di
mail spam e virus ogni giorno.

L'Ufficio Internet, che si sta impegnando per favorire la diffusione
delle soluzioni Sophos anche all'interno di altre Sedi e Dicasteri,
sta pensando di adottare anche altre nuove soluzioni, valutando
prodotti per fronteggiare fenomeni quali lo spyware e il Phishing.
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