[ubuntu-it] Notizia - Webmasterpoint - Adsl in tutti i Comuni italiani a 9 euro/mese

Lorenzo aka balooit balooit a gmail.com
Lun 4 Dic 2006 12:00:38 GMT


Riporto link e notizia!

ciao
balooit


http://www.webmasterpoint.org/speciale/2006dic04-adsl-consorzi-tutti-comuni-italiani-9-euro-mese.asp
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Connettività: Adsl in tutti i Comuni italiani a 9 euro/mese grazie ai
Comuni e alle prime società pubbliche per la diffusione della
tecnologia

Articoli di approfondimento su tematiche inerenti al mondo ICT,
Internet e webmaster.

a cura di Marcello Tansini

nternet deve essere come l'acqua, ovvero deve essere garantita a tutti
i cittadini in tutti i Comuni d'Italia. Così Luca Vincenti di Sic1,
azienda pubblica della Marche, spiega la nuova idea imprenditoriale
contro il digital divide per portare in tutta Italia la banda larga
dopo che la stessa Commissione Europea ha ammonito l'Italia per la
scarsa copertura dell'Adsl sul nostro territorio, soprattutto al di
fuori delle grandi città dove, però, vive un gran numero di persone
che si vedono privarsi della connessione ad Internet: " L'idea è nata
da un pioniere, Stefano Ricci, che insieme a Luca Casadio ha voluto
compiere una scelta coraggiosa: far nascere una società all'interno di
un comune. Il nostro concetto di connessione a internet ad alta
velocità è un po' come quello dell'acqua, che dev'essere garantita a
prezzi bassi a tutti i cittadini".

La società è nata all'interno del comune di Chiaravalle ( Ancona ), ma
ben presto si è allargata ad altre 42 città delle marche e ha come
obbiettivo ultimo quello di diventare un fornitore di servizi Internet
e di telecomunicazioni per tutti i comuni italiani che vorranno
aderire all'iniziativa. Da sottolineare la natura puramente "pubblica"
di Sic1 che permette di considerare davvero l'Adsl come un qualsiasi
altro servizio indispensabile che una giunta comunale deve garantire
ai suoi cittadini come l'acqua, il gas, la luce.

Sic1 è dunque una società pubblica senza scopo di lucro come conferma
il suo ideatore Stfano Ricci: "I nostri bilanci sono pubblici, e nella
prospettiva dei ricavi vengono reinvestiti nella medesima società.
Entro la fine del 2007 prevediamo che la cordata pubblica arrivi ad
oltre 100 comuni, consentendo a sempre più utenti che fino al giorno
prima abitavano in zone non coperte dalla connessione Adsl di poter
navigare in rete a un prezzo pubblico".

Luca Vincenti, sulle pagine di Repubblica.it, spiega così l'attività
della azienda nella quale opera, sottolineando il loro principale
obbiettivo che consiste nel portare un Adsl da 2 megabit in tutte le
case nei Comuni in cui operano a soli 9 euro al mese: " Il nostro
progetto principale si chiama "A9 Adsl" e funziona pressappoco così:
Sic1 s'impegna a far arrivare internet ad alta velocità nel comune
socio, il quale a sua volta elargisce la rete ai cittadini con sistemi
cablati. Laddove il comune lo richieda o quando le abitazioni sono
difficilmente raggiungibili con i cavi, allora viene installato il
servizio di Adsl wireless, senza fili. "La connessione che proponiamo
ai cittadini viaggia a due megabit al secondo con una banda minima
garantita di 64 kilobyte, quindi è un servizio di tutto rispetto.
Internet wireless è già attivo in quattro comuni, che entro la fine
dell'anno diventeranno 32. Si tratta sicuramente di un importante
progetto: alcuni dei paesi dove stiamo portando internet non hanno
nemmeno la copertura dei telefoni cellulari".

L'offerta Adsl di Sic1 si chiama A9 e questo nome è stato deciso
perchè, oltre al fatto che la linea Adsl costa 9 euro al mese, A9 è
anche la sigla di un modello economico di ottimizzazione e di
allocazione delle risorse in modo da contenere i costi e ridurre gli
sprechi mantenendo l'efficienza e l'efficacia dei servizi all'interno
delle pubbliche amministrazioni. Modello che Sic1 sta cercando di
realizzare nell'ambito della "tecnologia cittadina" non soffermanosi
solo sulla connessione ad Internet ma tutti i servizi tecnologici che
possono servire ad un Comune, senza dimnticare la formazione sia di
chi opera nell'ambito dell'organizzazione comunale sia di tutti i
cittadini.

Per ottenere i migliori servizi a prezzi assolutamente ridotti, Sic1
ha adottato anche nel campo dele tecnologie quello che
l'amministrazione pubblica in ogni ambito dovebbe fare come ben spiega
lo stesso Ricci: " Noi per fornire questi servizi non ci rivolgiamo a
un'unica azienda, ma tentiamo di realizzare, attraverso procedure
pubbliche, un'aggregazione di aziende a carattere nazionale o
internazionale. Tra tutti i prodotti o servizi di ciascun'azienda, si
sceglie quello che meglio la rappresenta in termini di qualità,
contrattando per quel singolo prodotto le migliori condizioni di
offerta a fronte dell'avere una massa critica costituita
dall'aggregazione dei comuni. L'insieme dei singoli prodotti porterà a
un sistema di eccellenza in termini di costo e modalità di erogazione"

I principali partner di Sic1 sono alcune delle maggiori società
italiane e internazionali di telecomunicazione come Cisco Systems,
Dell, Siemens e Telecom Italia. Sic1 non è l'unica iniziativa nata dai
Comuni per cercare di superare il digital divide in maniera
indipendente senza aspettare investimenti statali o di società private
di telcomunicazione. Alcuni Comuni come quello di Verrua (in Piemonte)
e Ruda (in Friuli) si sono mossi da soli supportati da alcune
università come nel caso della cittadina montana di Verrua che ha
ottenuto la connessione wireless senza fili grazie alla collaborazione
con il Politecnico di Torino.

Ma nello stesso Friuli, visto l'ottimo esempio del Comune di Ruda, è
in fase di creazione Ajarnet una Spa controllata da 8 comuni con
l'obbiettivo di portare l'Adsl e servizi tecnologici nei Comuni della
Regione non ancora raggiunti. Ajarnet lavorerà in collaborazione con
una altra società regionale chiamata Mercurio che ha come obbiettivo
quello di cablare con la fibra ottica l'intera regione. Iniziative
analoghe stanno avvenendo in numerose altre zone d'Italia come in
Liguria, a Verbania o nella provincia di Napoli. A dimostrazione, se
ancora ce ne fosse bisogno, che dove il Governo centrale manca, i
singoli Comuni si stanno dando da fare proprio perchè consapevoli che
Internet è un elemento assolutamente indispensabile nella vita
lavorativa e non di tutti i giorni. E senza Internet, lo stesso
sviluppo economico è fortemente limitato e compromesso.

Ma ci vuole così tanto per realizzare una società pubblica che si
occupi almeno del coordimento e dello sviluppo della banda larga in
tutta Italia? D'altra parte se per le aziende private non è
economicamente conveniente investire nell'Adsl in tutte le zone
d'Italia, allora lo stesso Governo è autorizzato a intervenire così
come ha fatto 50 anni fa (e tuttora fa) nella costruzioni di strade,
ponti e infrastrutture. Non si tratterebbe di un passo indietro verso
le vecchie società a controllo pubblico, ma di un passo in avanti per
garantire il futuro e la crescita dell'economia italiana. Se non
fossero state costruite le stade, le ferrovie e gli aereoporti come
avrebbe potuto crescere l'economia italiana? Bene, ora l'economia
italiana non cresce come quella delle altre nazioni europee proprio
per il divario tecnologico (che è molto spesso anche culturale) che vi
è. E lo Stato dovrebbe intervenire per creare le strutture che possano
supportare l'economia digitale (che è poi fortemente intrecciata con
l'economia tradizionale).

Altro che investire e agevolare continuamente il digitale terrestre in
ogni finanziaria e dimenticare sistematicamente la banda
larga...Internet è il vero treno da non perdere!



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