[ubuntu-it] E se la risposta fosse Knome...???

[Manuele Rampazzo]

Ciao,

Pietro Leone disse:
> Scrive Alessandro Pironi <alessandro.pironi a spad.it>:
>> esperto rispetto a kde: non perche' non sia possibile configurare
>> un'interfaccia usabile con semplicita' anche in kde, ma perche' l'utente
>> poco smaliziato rischia di perdersi fra le 1000 opzioni a disposizione.
> Io saro` fissato, ma se "la risposta fosse shell/cli?".

scusa, Pietro, ma da accanito utilizzatore dell'interfaccia testuale come
sono, ti ricordo che la CLI non si presta bene alla migrazione di utenti
poco informatizzati da Windows a GNU/Linux: finché c'era solo la CLI di
utenti "liberati" ce n'erano sì ed erano pure mediamente molto bravi, ma
erano dell'ordine delle poche migliaia.

Il fatto è che non credo sia giusto limitare l'accesso al Software Libero
a quegli utenti che posseggono le competenze tecniche o la
passione/curiosità per compiere la transizione dal mondo proprietario; e
nemmeno penso sia sensato che la "liberazione" avvenga solo per coloro che
ne sono consapevoli - cioè, per me non è una cosa cattiva se qualcuno usa
Software Libero anche senza sapere che è il Software Libero -.

Se poi questi utenti, poco alla volta, dovessero avere la curiosità
d'andare oltre tutti i luccichini di GNOME/KDE/VattelapescaDesktop, beh,
tanto di guadagnato, ma non è fondamentale che ciò avvenga.

> molti utenti che sembrano inorriditi dall'eventualita` di usare la shell,
> come se fosse la parente povera dei vari window-manager, spero che prima o
> poi vedano la luce ;-)

Beh, anche per me la shell è la luce ;-) però, visto che non tutti
riescono né riusciranno mai a vederla, questa luce, non mi sembra
sbagliato rendergli la vita nel loro "purgatorio grafico" quanto di più
piacevole :-)

Ciao,
Manuele

P.S.: Per inciso, credo che Linus abbia detto una cazzata.

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)